Lecce, Ceesay: “Qui grazie a Corvino, sento l’affetto della gente”

Uno dei protagonisti dell’avvio di stagione del Lecce è l’attaccante Assan Ceesay. Il gambiano è stato intervistato da Piazza Giallorossa su Telerama per commentare i suoi primi mesi in Italia e l’inizio in Campionato della squadra.

LECCE, CEESAY: “QUI GRAZIE A CORVINO, SENTO L’AFFETTO DELLA GENTE”

Sull’inizio di stagione: “Sono soddisfatto di questo inizio di stagione. Siamo felici per la prima vittoria: per la squadra è stata fondamentale perché per arrivarci abbiamo lavorato tantissimo. Sono contento anche per il gol di Strefezza. Ora approfitteremo della sosta per recuperare energie. Siamo sulla strada giusta: guardiamo avanti per migliorare domenica dopo domenica. “Never stop dreaming” perché bisogna sempre rincorrere i sogni.”

Sulla Serie A: “Vengo dal calcio svizzero e la differenza c’è. Fisicamente e tatticamente è un calcio diverso: qui si fa molta più tattica, si prepara molto meglio la partita. Ogni giorno c’è un lavoro mentale, oltre che fisico, per arrivare al meglio all’appuntamento della partita. L’attenzione deve essere sempre al massimo perché in Italia gli errori si pagano. Contro la Salernitana, ad esempio, tatticamente siamo stati perfetti: il mister vuole una squadra che prima di tutto difenda bene per poi ripartire. In campo dobbiamo dare tutto anche perché la concorrenza incalza sempre.”

Sul gol con la Salernitana” Il gol di Salerno l’ho dedicato alla mamma che ha guardato la partita in tv dall’Africa ed è stata molto contenta. Ho studiato bene i movimenti e venerdì sera ho fatto tutto come andava fatto. Il difensore o mi lasciava andare così, o avrebbe rischiato il fallo da rigore. Darmi un voto? Nessuno, ho fatto quello che dovevo fare. Dovevo poi capitalizzare al meglio il lancio perfetto di Hjulmand. I miei movimenti forse spesso sono bizzarri, ma è tutto funzionale ad anticipare l’avversario.”

Sui tifosi: “Ho sentito subito l’affetto della gente: in molti mi fermano per una foto e un selfie. Io cerco di lavorare al massimo per il bene della squadra e per ripagare l’affetto della gente.”

Sulla maglia numero 77: “Il mio numero è sempre stato il 9. Ma mi è sempre piaciuto il 77, da sempre e così stavolta ho deciso di usarlo. Il mio soprannome? Torres! Sono un tifoso del Liverpool e un grande ammiratore di Fernando Torres. Così i miei amici mi hanno dato questo soprannome. In Africa ci torno sempre appena posso: faccio di tutto per aiutare la mia famiglia che mi seguono sempre, ogni partita.”

Sulla scelta di venire al Lecce: “Corvino mi ha convinto di venire a Lecce, con un progetto serio. Poi ho visto tanti video della squadra e dei tifosi e ho subito percepito il grande calore della piazza.”

Sulla Nazionale: “Ho sempre risposto con orgoglio alle chiamate del Gambia. Purtroppo non ci siamo qualificati per il prossimo Mondiale e il focus è puntato alle prossime competizioni internazionali.”

Sul numero di gol: “Il mio obiettivo? Non ho un numero preciso, magari arrivare in doppia cifra. La stagione è lunga e c’è spazio e tempo per migliorare.”

 

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Fonte: Europacalcio.it

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