Intercettazioni Juve: “Situazione come Calciopoli, ma creata da noi”

INTERCETTAZIONI JUVE – Nuovi sviluppi per quanto riguarda il caso plusvalenze della Juve. Sono emerse infatti alcune intercettazioni tra i dirigenti bianconeri. In particolare, i nomi coinvolti in questo caso, sono quelli di Stefano Cerrato, direttore finanziario della Juve, Roberto Grossi, revisore di Ernst&Young, il ds bianconero Federico Cherubini e il capo dell’area business Stefano Bertola.

INTERCETTAZIONI JUVE: “SITUAZIONE COME CALCIOPOLI, MA CREATA DA NOI”

La prima intercettazioni è del 15 Ottobre 2021, con Cerrato che parla a Grossi dicendo: “Tanto la Consob la supercazzoliamo. Penso, che però, sarebbe opportuno dargli (alla Consob, ndr) un riferimento più o meno di principio contabile o di qualche cosa, cioè posso io supercazzolarli in modo più raffinato? Invece di dire solo questo?”.

Il “Corriere della Sera“, invece, pubblica una conversazione tra Cherubini e Bertola, che parlando di Paratici dicono: “Io l’ho detto a Fabio (Paratici, ndr): è una modalità lecita ma hai spinto troppo», dice Cherubini. “E lui mi rispondeva: “Non ci importa nulla, perché negli scambi se metti 4 o metti 10 è uguale, nessuno ti può dire nulla”. Poi ancora: “Fabio ha avuto carta libera”. Bertola replica: “La situazione è davvero delicata. Io in 15 anni faccio un solo paragone: Calciopoli. Lì c’era tutto il mondo che ci tirava contro, questa invece ce la siamo creata noi. Con Fabio non si poteva ragionare. Finché c’è stato Marotta gli metteva un freno. Quando è andato via ha avuto carta libera”.

 

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Fonte: Europacalcio.it

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