Intervista Casadei: “Non guardo l’Inter. In Inghilterra più intensità”

Cesare Casadei ha concesso un’intervista a “La Gazzetta dello Sport“. Il talento scuola Inter, ceduto la scorsa estate al Chelsea per 20 milioni di euro, sta ora vivendo un’esperienza in prestito in Championship con la maglia del Reading.

INTERVISTA CASADEI: “NON GUARDO L’INTER. IN INGHILTERRA PIU’ INTENSITA’”

Sul tecnico Ince: Paul Ince è un bravo allenatore. È stato un grande calciatore, ha giocato anche in Italia quindi mi sta dando una grossa mano. Mi ha dato fiducia fin dall’inizio, sono molto contento di averlo come allenatore perché posso imparare tanto da lui

Sulle differenze tra il calcio italiano e quello inglese: “È pur sempre calcio quindi ci si adatta. Però lì in effetti è un po’ differente. Almeno dove sono io, prima Chelsea e ora Reading, si fanno tanti allenamenti con la palla. C’è tanta intensità, sono molto divertenti anche gli allenamenti”.

Sulle difficoltà dei primi mesi: Per i primi due mesi è venuto su mio fratello, perché con la lingua lui se la cava meglio di me e mi ha aiutato molto. Ora mi sono ambientato e sto da solo. Ogni tanto viene qualcuno della mia famiglia a trovarmi. Però principalmente sono da solo”.

Sull’Inter: “Dico la verità, da quando mi sono trasferito in Inghilterra mi sto focalizzando sulla Premier e sulla Championship, il campionato dove gioco. Sto cominciando a guardare più quelli”.

Sui suoi modelli: “Mi piacciono i giocatori con le mie caratteristiche, quindi molto fisici. Al Chelsea mi sono allenato con Loftus-Cheek che mi ha fatto una grande impressione. E oltre a lui, per come gioca mi piace Valverde del Real Madrid.

Sulla vittoria con la Serbia con l’Under-21: “La squadra ha vinto, siamo tutti contenti di questa prestazione di squadra. Questa era la mia prima vera partita con questo gruppo, avevo fatto 5 minuti contro la Germania. Con la Serbia la prima dall’inizio e sono molto contento, posso dirmi molto soddisfatto”.

Poi conclude: “Non so cosa scegliere. Se fosse per me giocherei prima l’Europeo, poi il Mondiale e poi me ne andrei in vacanza a casa in Romagna, in piadineria. Quando sono giù, il poco tempo che ho quando torno a casa, i miei li aiuto sì. Purtroppo negli ultimi anni ho sempre avuto poco tempo d’estate per tornare a casa. Ma quando ci riesco, per me è sempre bello tornare da dove si è arrivati”

 

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Fonte: Europacalcio.it

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