Mbappè fa tremare il PSG: la paura di Al-Khelaifi e il rischio Uefa

Mbappè fa tremare il PSG – Lo scenario che lega Kylian Mbappè e il Paris Saint Germain è drasticamente cambiato nel corso dell’ultimo anno: prima i parigini avevano paura di perderlo ora invece, paradossalmente, temono che possa restare un altro anno in Francia. Questo a causa della decisione dell’attaccante di non esercitare l’opzione presente nel proprio contratto per estenderlo di un’ulteriore stagione, fino al 2025 cosa che, naturalmente, inguaierebbe il club transalpino. Il Paris, quindi, vorrebbe o cederlo immediatamente, oppure convincerlo a rinnovare per un’ulteriore stagione, in modo tale da incassare qualcosa da una sua eventuale cessione.

Mbappè fa tremare il PSG – Proprio il neo tecnico del PSG, Luis Enrique non ha escluso, nella conferenza stampa di presentazione tenutasi nella giornata odierna, la possibilità che il fenomeno classe 98 lasci la squadra nel corso di questa sessione estiva di mercato:

Quando ho firmato, o quando abbiamo parlato di cosa significa formare una rosa, siamo sempre rimasti aperti. Possono succedere tante cose. Su questo argomento lo terrò privato, è segreto professionale. Non posso fare confidenze, ma cercheremo di costruire la migliore rosa possibile”.

Ancora più deciso è stato il presidente del PSG Nasser Al-Khelaifi, che ha ribadito come le possibilità siano soltanto due: “La mia posizione è molto chiara. Non voglio ripeterlo ogni volta: se Kylian vuole restare, vogliamo che rimanga. Ma deve firmare un nuovo contratto. Non vogliamo perdere il miglior giocatore del mondo gratis. È impossibile. Ha detto che non se ne sarebbe mai andato gratis. Se cambia idea oggi, non è colpa mia. Non vogliamo perdere gratis il miglior giocatore del mondo. Questo è molto chiaro“.

Mbappè fa tremare il PSG – Il fatto di perdere Mbappè a zero, poi, costituirebbe non solo un disastro a livello di immagine ma anche, e soprattutto economico. Il Paris per trattenerlo lo scorso anno, infatti, stipulò con lui un contratto fuori da ogni logica: 72 milioni di euro lordi a stagione, corredato da bonus alla firma di 180 milioni (diviso in tre rate) e un crescente bonus ‘fedeltà’ (70 milioni se non parte nel giugno 2023, 80 milioni se non partisse nel giugno 2024, 90 milioni se non parte nel giugno 2025. Per un totale di 240 milioni se dovesse completare i tre anni al PSG.

Queste spese folli, associate poi ad altri costosissimi acquisti, potrebbero aver violato il Fair Play Finanziario con l’occhio del Uefa che adesso si sarebbe sintonizzato prevalentemente sulle mosse del club francese. Monetizzando la cessione di Mbappè, quindi, si potrebbe rientrare in alcuni parametri coprendo e chiudendo alcune trattative ancora in piedi (Asensio, Ugarte, Ndour e Lucas Hernandez).

Se questo non accadesse, però, il PSG potrebbe incorrere in pesantissime sanzione, le quali potranno essere evitate solo cedendo ulteriori pezzi pregiati della sua scuderia.

Sullo sfondo, intanto, è sempre vigile il Real Madrid, che però non intende soddisfare, per stessa ammissione del suo Presidente, qualsiasi folle richiesta che arrivasse dalla Capitale francese.

Le ruggini, legate alla Superlega tra i due Presidenti in questione, non sono mai state risolte e la possibilità di ingaggiare un talento come Mbappè a zero il prossimo anno fa molta gola a Florentino Perez che quindi, per ora, non ha pianificato alcuno affondo per il giocatore.

Il Paris Saint Germain, quindi, deve scongiurare un’addio del suo fuoriclasse a parametro zero il prossimo anno, scenario che rappresenterebbe una vera e propria apocalisse finanziaria per il numero uno del club Nasser Al-Khelaifi.

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Fonte: Europacalcio.it

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