Spalletti, “Un anno di sport”: il Napoli e la Nazionale, gli Europei

Lunga intervista esclusiva Rai a Luciano Spalletti, ct della Nazionale nello speciale “Un anno di sport”. Di seguito, le sue considerazioni principali:

NAPOLI – “Lo Scudetto del Napoli è stato un meraviglioso viaggio collettivo nel sogno e nella follia, sembrava impossibile“.

NAZIONALE – “La qualificazione alla fase finale  agli europei è la voce che sale dal fondo del pozzo dove eravamo caduti e urla al mondo che ci siamo anche noi e permette di andare in Germania a difendere il titolo vinto nel 2021 ma c’è del lavoro da fare. La cosa che più mi è piaciuta di Gravina è il mettermi a mio agio, una stima sincera basando il rapporto sui principi e valori del calcio italiano e dei giovani. La Nazionale dovrebbe essere la copertina del catalogo del calcio che produciamo, senza una Nazionale forte altri non sono riusciti ad attirare l’attenzione del calcio mondiale come avrebbero voluto ed è per questo che è interesse di tutti.  Sono un rabdomante a caccia di talenti, il mio dovere è guardare, ascoltare, scoprire e tutto ciò che può contribuire a far esultare una Nazione intera”.

CALAFIORI – “E’ una certezza, sa giocare a sinistra, da centrale“.

MONDIALI 2006 VINTI DALL’ITALIA  – “Ricordo una qualità altissima e una grandissima forza mentale, la convinzione di fare gol durante i calci di rigore e li ricordo tutti. Marcello Lippi in quel Mondiale aveva trasmesso alla squadra di poterlo vincere, in ogni contrasto sembrava ci fosse il muscolo di tutta la squadra. Con Marcello per il momento mi accomuna solo la schiettezza di essere toscano“.

EUROPEI 2024 – “Ritroveremo in Germania come successo a Leverkusen contro l’Ucraina italiani emigrati che ci trasmetteranno il loro senso di appartenenza per il nostro meraviglioso paese e anche per loro non dovremo risparmiare nemmeno un centimetro”.

AMORE PER L’ITALIA – “Faccio parte di quella generazione di persone che solo il pensiero di far parte della Nazionale italiana fa battere fortissimo il cuore, l’augurio a Spalletti uomo e allenatore è quello di essere giusto. Spero che questo sentimento di felicità possa toccare quanti più uomini possibili“.

 

Fonte: Europacalcio.it

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