Juventus, Cambiaso: “Questa maglia porta responsabilità”
Juventus Cambiaso – Uno dei calciatori meno appariscenti ma più efficaci nella stagione della Juventus è l’esterno Andrea Cambiaso. Durante l’annata ha ricoperto vari ruoli: esterno a sinistra, a destra e anche centrocampista centrale quando la squadra bianconera si è ritrovata in emergenza al centrocampo. Cambiaso ha rilasciato un’intervista a cuore aperto a La Gazzetta Dello Sport parlando del suo ruolo in campo, ma anche del passato e del tempo libero.
Troppi social – “Mi sono imposto il divieto di usare instagram sul cellulare, troppa dipendenza, come con la Playstation. Divertenti ma a dosi contenute. L’ho tenuto sul computer perché mi sono reso conto che per tanti bambini la mia presenza è importante. I social possono produrre molti rischi se usati troppo. E’ una giungla affascinante, ma senza controllo”.
Il presente – “Sono concentrato totalmente sull’oggi. Ho 24 anni e il dopo mi sembra lontanissimo. Cerco di stare bene, sereno, di godermi questa condizione di cui riconosco il privilegio. Per il nostro tempo ciò che più mi atterrisce è la guerra. Tutti quei morti in Ucraina, a Gaza, in Israele. Mi sembra che gli esseri umani siano impotenti quando quella macchina comincia a funzionare”.
Hobby e università – “Abbiamo molto tempo libero, forse persino troppo. E se non stai attento la noia è come un mulinello, ti risucchia. Io cerco di uscire, di ascoltare musica, vedere serie o film, leggere qualche libro. Ma è anche per evitare quel vuoto che sto pensando di iscrivermi all’università, farei felice i miei e riempirei di senso il tempo”.
Famiglia – “Siamo in quattro: papà Ugo, mamma Ilaria e mio fratello Alberto. Siamo di Genova. Mio padre è direttore di una società di guanti in lattice, mia madre cura le buste paga di un’azienda. Io sono immensamente grato alla loro intelligenza e al loro rispetto per le mie passioni. Dopo il Liceo mio padre mi ha concesso di fare un anno sabbatico in cui concentrarmi su quello che poi sarebbe diventato il mio lavoro, il calcio. Mi hanno lasciato libero di seguire la mia febbre per il pallone”
Duttilità e idoli – ”Mi sento un giocatore di fascia, dove forse ho attitudini non frequenti, come quella di accentrarmi, di venire dentro il campo. Non so se sia più destro o sinistro, ne abbiamo parlato con il mister senza concludere; vado bene, sembra, da tutte e due le parti. Uno dei miei idoli calcistici è Cancelo, che gioca sui due lati. L’altro è Dybala, fenomeno assoluto. Da ragazzo era Milito, noi siamo una famiglia genoana”.
Fonte: Europacalcio.it