Italia, Spalletti: “Sono io il responsabile. E su Chiesa…”
Dopo il brutto Europeo, Luciano Spalletti è pronto a riprendere la sua Italia per le prossime gare in programma venerdì contro la Francia e lunedì contro l’Israele, sfide valide per la Nations League. Il ct dell’Italia ha parlato in conferenza stampa.
L’EUROPEO FALLIMENTARE – “Ho passato un’estate bruttissima, pensando all’ultima gara dell’Europeo. Mi sento responsabile di quel che è successo. I giocatori sono totalmente sollevati da queste responsabilità. Come ho detto loro anche oggi: ho messo troppa pressione addosso, non ho dato il tempo di gustarsi la maglia azzurra addosso. Ora devo essere il primo a cambiare e a credere di avere una forza diversa sui miei giocatori. La cosa che mi ha dato più fastidio? L’essere usciti senza lottare. Alleno da 30 anni e non ho mai visto una mia squadra che non abbia lottato come purtroppo ci è successo in Germania”.
SU CHIESA E TONALI – Spalletti ha anche rilasciato delle dichiarazioni in cui spiega il perché di alcune scelte di convocazioni nella sua Italia. Ci sarà il grande ritorno in maglia azzurra di Sandro Tonali. Il centrocampista non ha potuto prendere parte allo scorso europeo poiché vigeva su di lui squalifica di un anno per via di calcioscommesse. Fa rumore soprattutto l’esclusione di Federico Chiesa, uno dei calciatori più iconici della scalata europea italiana del 2021 ma che ad oggi sembrerebbe essere fuori dalle scelte di Luciano Spalletti:
“Con Chiesa ci siamo sentiti e abbiamo fatto una valutazione equilibrata. Io l’avrei portato come giocatore in più non facendolo partecipare alle due partite. Lui mi ha detto che aveva parlato con la nuova società e aveva bisogno di fare una preparazione specifica per lavorare con loro. C’era bisogno di sviluppare un periodo di allenamento forte, duro, deve adeguarsi ai nuovi metodi di lavoro. Tonali invece s’è allenato regolarmente, è un giocatore sul quale noi riponiamo molta fiducia e viene dentro. E’ uno di quelli che ho sentito più di tutti in questo periodo, il ragazzo ha riflettuto molto e questo è un motivo in più per portarlo con noi”.
PERMANENZA SULLA PANCHINA – Nonostante l’europeo fallimentare la federazione italiana continua a dare fiducia al nostro CT:
“La mia volontà di proseguire passa anche dall’aver capito fin da subito che la gara con la Svizzera non cambiava assolutamente nulla sulla considerazione del presidente e della Federazione. Avessi avvertito sensazioni diverse, mi sarei messo a parlare con loro. Questa fiducia mi ha permesso di mettermi subito al lavoro per andare a trovare delle soluzioni alternative, per rimettermi subito in pari dopo gli sbagli che hanno causato questa brutta sconfitta.
Mi mette più in difficoltà chi cerca le scusanti di ciò che è successo, chi ti compatisce con lo sguardo. Gravina s’è mostrato fin dal primo giorno come una persona competente, preparata e sincera ed è sempre stato così, è ancora così. E’ una persona perbene, l’ho sentito ogni tre gironi al telefono da quando ho preso questa posizione e quasi sempre lui mi ha chiamato per trasferirmi la sua fiducia. É uno dei principali motivi che mi ha spinto ad accettare questo incarico, nonostante il momento delicato che stava attraversando la Nazionale in quel momento lì. Ringrazierò sempre Gravina e la Figc per avermi permesso di essere in questa posizione”.
Fonte: Europacalcio.it