Italia-Belgio, Spalletti: “Fondamentale. Il gruppo che lascia ben sperare, Calafiori…”

Italia-Belgio Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara di Nations League in programma a Roma. Il ct della Nazionale parte da Riccardo Calafiori, seduto al suo fianco:

“Ha la personalità di andarsi a prendere responsabilità importanti, è già un calciatore esperto anche se è giovane, prende molte decisioni in campo e si è fatto molta esperienza in altri ruoli, altri settori del campo e lo completa ma è sempre bene avere un ordine di squadra, un equilibrio, per cui intanto deve far bene quello che sa fare“.

Una seconda punta di raccordo o una vera seconda punta per domani: “Cambia poco, lì abbiamo calciatori che sanno relazionarsi con la squadra, vogliamo quella zona di campo affollata e avere qualità, saper fare molte cose. Probabilmente Pellegrini ha la stessa possibilità di Raspadori di creare quella superiorità che nelle intenzioni ci consentirà di gestire un po’ di partita. Inizia Pellegrini“.

Spalletti è positivo: “Ho visto rafforzare le stesse cose, questo gruppo lascia ben sperare di quello che sarà il nostro futuro, soprattutto come modo di stare insieme, essere amici e volersi aiutare a fare le cose. Li ho trovati carichi di energia e voglia allo stesso modo delle convocazioni precedenti, poi ho avuto un po’ di tempo per pensare perché ci sono settimane che passano in un attimo e ore che non passano mai nel calcio, ora ho la sensazione di avere a che fare con dei ragazzi che vogliono far conoscere di che pasta sono fatti“.

Sulla partita: “Sicuramente è una partita fondamentale per quanto riguarda il nostro futuro per cui mi aspetto che venga affrontata nella stessa maniera, con lo stesso coraggio che ho visto nelle ultime gare e le sensazioni sono quelle positive“.

Il Mondiale: “Sì, lo sentiamo anche come obbligo, ha determinato la nostra storia ma sento l’obbligo di fare benissimo ogni volta che arrivo a Coverciano e sono a casa per dare seguito a quello che stiamo vedendo. Partecipare per noi è qualcosa di veramente importante e non deve diventare un’ossessione, una pressione perché con questo gruppo qui abbiamo da fare delle esperienze, però siamo sulla strada buona“.

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