Dzeko: “Strano il mio addio all’Inter, sulla finale di Istanbul…”

DZEKO INTER ISTANBUL – In qualità di doppio ex di Inter Roma, Edin Dzeko ha parlato sulle colonne de La Gazzetta dello Sport in occasione della sfida tra nerazzurri e giallorossi.

Così l’attaccante bosniaco, da poco più di un anno al Fenerbahce: “Il mio addio all’Inter? Se scelsero così, vuol dire che erano d’accordo tutti, allenatore e dirigenti. A me è sembrata una decisione strana, perché un giocatore che è stato titolare in tutte le partite importanti, compresa la finale di Champions, potevi tenerlo a zero e avere quattro punte in rosa. Mi sembrò molto strano, ecco. Poi col tempo l’ho capito e l’ho rispettato, anche perché all’Inter mi hanno trattato benissimo. Sono stati due anni importanti, certo quella Champions…“.

Prosegue: “Ogni tanto su Instagram mi appare l’azione del gol del City, io scrollo subito, non riesco a guardare. Vedendo quella partita, intendo dire vivendola da dentro, ho avuto forte la sensazione che avremmo potuto farcela. Ed è questo che mi lascia un senso di amarezza“.

DZEKO INTER ISTANBUL – Ancora: “La gente voleva Lukaku titolare? Mah, tutti possono parlare… Però io dico: secondo voi un allenatore mette in campo un giocatore che è meno forte di quello che va in panchina? E poi lo fa nella finale di Champions? Io ero tranquillo, sapevo cosa potevo dare all’Inter. Certo, alla fine Lukaku sarà stato dispiaciuto di non partire titolare, è normale. Però poi entri e fai la differenza, se riesci: anche lui ha avuto 30 minuti a disposizione, è entrato sullo 0-0 e poi…“.

Di seguito: “Sicuramente alla Roma sentivo che sarebbe stato più difficile vincere rispetto a quel che invece ho avvertito nell’Inter. Sullo scudetto sfumato in nerazzurro, dico che è mancata un po’ di convinzione, arrivata dopo Istanbul. E poi quell’anno abbiamo cercato di tenere in piedi tutte e due le competizioni, Champions e campionato. Mi riferisco alla gara di Liverpool, ci portò via tante energie per il mese successivo: avessimo dato più attenzione alla Serie A, sarebbe andata diversamente. Potevo festeggiarla pure io, la seconda stella…“.

 

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Fonte: Europacalcio.it

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