Guarin racconta: “Bevevo anche 70 birre a sera. E una volta…”
GUARIN 70 BIRRE – In occasione di una intervista rilasciata a Caracol Television, Fredy Guarin, ex centrocampista di Porto e Inter, ha raccontanto i suoi problemi e la sua grave dipendenza dall’alcol.
Così il colombiano: “Ho iniziato a guadagnarmi un nome in Italia. È già iniziata una questione fuori dal campo, lo stadio ha cominciato a tacere. Inizialmente gestivo la cosa molto bene: mi ubriacavo due giorni prima della partita e poi scendevo in campo, segnavo uno o due gol, la squadra vinceva. Tutto nato da una mancanza di coscienza“.
GUARIN 70 BIRRE – Di seguito: “Bevevo a casa, in discoteca, al ristorante. Avevo già la mia famiglia e quella era la merda, sapevo che stavo sbagliando, sia nel lavoro che nelle responsabilità familiari. Ho smarrito tutti gli obiettivi, calcistici e personali, sentivo di non avere limiti. Ero completamente preso dall’alcol, mi vennero a dire tramite il mio agente: ‘Dovete portarlo via da qui, adesso… Non può più stare a Milano’. Con molto egocentrismo, arrogante, questo fa l’alcol.”
Poi sull’esperienza in Chinese Super League allo Shangai Shenhua: “In Cina sapevo cosa fosse il vero alcol, dal primo giorno in cui sono arrivato sono diventato un alcolizzato. Mi alzavo per andare ad allenarmi e dopo l’allenamento bevevo alcol. Mi riposavo un po’, mi allenavo e bevevo alcolici; è stato così ogni giorno“.
Successivamente la sua carriera era proseguita in Brasile: “Bevevo 50, 60 o 70 in una notte. È arrivata la pandemia, non c’erano allenamenti, non c’era gruppo, non c’era calcio, non c’era paura. Andavo nelle favelas, lì in Brasile; andavo con qualunque ragazza senza protezione, mi abbandonavo completamente. Andavo a cercare il pericolo, l’adrenalina; volevo vedere le armi, il movimento, non mi preoccupavo di nulla. Sono stati momenti duri, sono stato 10 giorni completamente ubriaco, mi sono addormentato per la stanchezza e mi sono svegliato con una birra al mio fianco. Abitavo al 17esimo piano e mi sono staccato dalla vita, da tutto, la mia reazione è stata quella di gettarmi dal balcone. Però c’era una rete, ho saltato e mi ha rimandato indietro, ovviamente non me ne sono accorto. Non capivo quello che stavo facendo, non so cosa sia successo“.
Fonte: Europacalcio.it