ESCLUSIVA Piccareta: “Zalewski? Inter scelta più logica, magari Inzaghi…”

ESCLUSIVA PICCARETA ZALEWSKI INTER – Non poteva esserci esordio migliore con la maglia dell’Inter per Nicola Zalewski. Approdato a Milano proprio poche ore prima del derby meneghino contro il Milan, al 76′ è entrato in campo al posto di Federico Dimarco e meno di venti minuti dopo ha fornito l’assist a de Vrij per il gol del definitivo 1-1.

Dopo questi ultimi dodici mesi difficili con la maglia della Roma, dove ha svolto l’intero settore giovanile e con cui si è lanciato nel calcio professionisitico, l’esterno polacco classe 2002 vuole ore diventare protagonista anche nel capoluogo lombardo.

Per parlare in maniera più approfondita del giocatore, Europacalcio.it ha contattato Fabrizio Piccareta, suo allenatore ai tempi del vivaio giallorosso.

Anzitutto, come procede questa esperienza da vice allenatore dell’Under 23 dell’Arabia Saudita?

Bene, qui il calcio è in espansione, a livello di strutture le cose sono fatte al livello più alto possibile, e i giocatori arrivati dall’estero hanno portato grande qualità alla Saudi Pro League. L’obiettivo è ora di far crescere calcisticamente anche i ragazzi sauditi, di vedere tanti altri Saud Abdulhamid, che dall’Arabia è andato a giocare in uno dei principali campionati europei“.

Facendo un piccolo tuffo nel passato invece, lei per un anno ha allenato Nicola Zalewski alla Roma Under 17. Si aspettava un suo esordio così importante con l’Inter?

Come si è soliti dire, le cose più importanti accadono quando uno meno se lo aspetta. Era da tempo ai margini nella Roma, per cui il suo arrivo all’Inter magari non aizzava la folla nerazzurra, ma Nicola, se messo nelle condizioni, è in grado di esprimere qualità importanti“.

Qual è il suo ricordo di lui?

Io ero appena arrivato alla Roma dopo l’esperienza in Finlandia all’Inter Turku. In quella squadra giovanile c’erano anche Bove e Cancellieri. Zalewski aveva grandi doti, ma poi mi ha stupito la sua evoluzione“.

Vale a dire?

Se è vero che Mourinho da un lato gli ha dato continuità in prima squadra, dall’altro lo ha trasformato, e lo dico con il massimo rispetto, in un giocatore “triste”: antecedentemente al salto in prima squadra, Zalewski sapeva agire anche da centrocampista più interno nonché da esterno offensivo. Per dire, era più simile a Lorenzo Pellegrini, e come lui a volte tirava fuori dal cilindro colpi molto interessanti. Mentre con Mourinho, che lo ha impiegato in una maniera molto più difensiva, si è spesso trovato a limitarsi a fare il compitino. Zalewski sa fare e può dare molto di più, si è visto appunto proprio domenica“.

Chissà, magari con Inzaghi potrebbe riprendere a giocare nei vecchi ruoli. Basta pensare a come ha saputo trasformare Calhanoglu.

Mi auguro per lui proprio questo, perché vorrebbe appunto dire che sfrutterebbe di più le proprie doti. Anche se, almeno in questi primi mesi, la vedo molto difficile dal momento che l’Inter lo ha preso proprio come vice Dimarco“.

Tra l’altro, da quello che si leggeva nei giorni scorsi, sembra che per scegliere l’Inter, Zalewski abbia rifiutato l’Olympique Marsiglia, dove avrebbe sicuramente avrebbe avuto più minutaggio. 

Al Marsiglia avrebbe trovato De Zerbi, tecnico che stimo molto e che anche lui ne avrebbe esaltato al meglio le qualità. Ma l’Inter è al momento il miglior club italiano, non è così soprendente la sua scelta, anzi è stata la più logica. In ogni caso, al di là di questo, era arrivato il momento di lasciare la Roma, dove era entrato da tempo in un loop negativo. Io ho amato tanto Roma e la Roma, ma una cosa che ho notato di quella piazza è che ad essere sempre e maggiormente nel mirino dei tifosi sono proprio i ragazzi romani e cresciuti nel viviaio. Penso anche a Pellegrini e Florenzi, solo a Totti e De Rossi è andata nel verso opposto“.

 

Fonte: Europacalcio.it

Leave a Reply