Sottil, il padre: “Sempre stato tifoso del Milan. Su Conceicao…”

PADRE SOTTIL MILAN – Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Andrea Sottil – ex difensore di Atalanta e Udinese – ha parlato di suo figlio Riccardo, che nelle ultime ore di calciomercato ha lasciato la Fiorentina per approdare al Milan.

Qui alcune delle sue dichiarazioni: “Ha sempre avuto il pallino di Sheva, Kakà, Pato e Ibra, l’ultimo giorno di mercato è stato adrenalinico. È stata una giornata adrenalinica, piena di suspense e che si è risolta nell’ultima ora. Alle 12.30 mi ha chiamato Giuseppe Riso parlandomi di questa possibilità e dicendomi che la trattativa non sarebbe stata semplice. Io sono stato zitto, non ho detto niente a nessuno. Alle 14 poi mi ha chiamato Ricky e da lì sono state ore frenetiche. Volevamo che il trasferimento andasse in porto e alla fine ci siamo concessi un brindisi“.

PADRE SOTTIL MILAN – Prosegue: “Il Milan è uno dei club più prestigiosi al mondo. È sempre stata la squadra di Riccardo fin da piccolino, senza un reale motivo. Io ho sempre simpatizzato per il Torino. Ma lui ha sempre avuto il pallino del Milan di Shevchenko, Pato, Kakà e Ibrahimovic. Non solo, andare al Milan a 25 anni è anche uno step di crescita importante sotto tutti i punti di vista, tecnico, caratteriale e motivazionale. Vestire i colori rossoneri ti dà degli stimoli a 360 gradi“.

Di seguito: “Ricky è sempre stato consapevole della concorrenza che avrebbe trovato. Nelle grandi squadre è così. Ma per lui è una sfida bellissima perché va a giocare con grandi campioni in un contesto di miglioramento quotidiano. Da padre e allenatore non posso che essere fiero di lui. Quando entri a Milanello vedi la bacheca dei trofei esposta, devi essere bravo a calarti subito nella parte. Serve uno switch mentale, ma sono sicuro che riuscirà a farlo“.

Continua: “Conceicao? Mi ha detto che è un martello e una persona molto diretta. C’è grande intensità negli allenamenti. Io sono contento che sia allenato da uno come Sergio che è stato un grande campione nello stesso ruolo di Ricky. Non può far altro che migliorarlo. Mio figlio ha tutto per conquistare il mister e la società. La sua miglior qualità è indubbiamente l’uno contro uno in grande velocità. Ha ottime accelerazioni da fermo e cambi di passo importanti. Negli ultimi anni è cresciuto anche nella finalizzazione, che per un attaccante esterno è fondamentale. Può giocare sia a sinistra che a destra, sono convinto che farà tanti gol e diversi assist. Inoltre, è cresciuto anche nell’attacco alla porta“.

 

Fonte: Europacalcio.it

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