Manu Konè: “L’Inter? se club così si interessano a me è positivo”
Manu Konè è il perno della Roma e del centrocampo targato Gian Piero Gasperini. Il francese, arrivato solamente un anno fa, ha già conquistato tutto l’ambiente giallorosso a suon di prestazioni da 7 in pagella e, ai microfoni del Corriere della Sera, ha raccontato dei retroscena di mercato.
L’ultimo riguarda l’Inter, che ad agosto aveva tentato di portarlo a Milano per rinforzare il centrocampo di Chivu. Alla fine, però, la Roma ha deciso di non proseguire la trattativa e Konè è rimasto anche questa stagione a guidare la mediana giallorossa.
MANU KONÈ: “LA ROMA L’UNICA A CREDERE IN ME UN’ESTATE FA. SE UN CLUB COME L’INTER SI INTERESSA A ME È POSITIVO”
Il centrocampista giallorosso ha iniziato partendo dagli inizi della propria carriera, ricordando anche i momenti più bui: “La verità è che siamo tutti figli della nostra storia. Se oggi sono questo, è per la tibia che mi fratturai a 15 anni. I medici mi dissero che c’era il rischio di non tornare al meglio. Ma eccomi qui: quella ferita mi ha reso più forte. I miei compagni andavano in Nazionale e io neppure camminavo. La difficoltà era vedere la mia famiglia triste, è stato complicato più per loro che per me. Ma lo dico senza arroganza: ho sempre avuto un carattere forte, mi ha salvato quello”.
ROMA PRIMA IN CLASSIFICA – “Si sta bene, lassù. Per questo lavoriamo. Non esaltiamoci. Ma l’anno scorso eravamo partiti male e poi l’abbiamo pagato alla fine. Obiettivi? Arrivare tra le prime 4 e vincere l’Europa League: dobbiamo essere ambiziosi. Gasp diverso dagli altri? Lui è tante cose. Non ho mai visto nessuno vivere la partite così. È come se fosse in campo. E ti viene voglia per forza di lottare per lui”.
RETROSCENA DI MERCATO TRA INTER E MILAN – “Se un club come l’Inter si interessa a me, per me è positivo. Ne parlai con Gasperini, gli ho detto che non sapevo cosa sarebbe successo. Ma ho aggiunto: “Finché indosso questa maglia, lo faccio al 100%”. La Roma è l’unico club che ha creduto in me un’estate fa, è un dovere ricambiare. Se ho parlato con Thuram e Sommer? Ci abbiamo scherzato su. Mi hanno detto di fare la scelta migliore, ma non dipendeva da me. Io stavo molto bene alla Roma, non è che volessi a tutti i costi andarmene. Milan? Parlai con il Milan, è vero. Mi chiamò Massara, ma per la mia crescita è stato giusto andare al Borussia. Poi qui alla Roma ho ritrovato lo stesso Massara: il cerchio si è chiuso comunque, no?”.
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Fonte: Europacalcio.it
