Matthaus: “Olympiacos è il Bayern di Grecia, Pelé il migliore” – ESC
Lothar Matthaus, leggenda del calcio mondiale e vincitore di Mondiale 1990 e Pallone d’Oro, ha visitato la Grecia come ambasciatore di Interwetten. Intervistato da Manos Staramopoulos per EuropaCalcio.it, ha parlato con sincerità di club, allenatori e calciatori.
La sua prima risposta, tuttavia, ci ha sorpreso per la sua spontaneità e la risposta immediata, senza pensarci due volte, su ciò che sa dell’Olympiacos:
“Quello che so è che l’Olympiacos è il Bayern di Grecia e un grande club con persone fantastiche che hanno una grande influenza sulla squadra. È un club che ha ottenuto successi anche in Europa”.
“Il PAOK mi contattò 20 anni fa, ma era un
. Poi scelsi un’altra strada”Lothar Matthaus, leggenda del calcio tedesco, ha svelato alcuni retroscena della sua carriera da tecnico: “Sono stato avvicinato da una squadra greca in due occasioni. La prima, circa 20 anni fa, fu con il PAOK. Mi proposero un ruolo più da allenatore che da giocatore. Valutai l’offerta, ma alla fine optai per un percorso diverso, coerente con la mia visione di tecnico”.
“Per il Panathinaikos sceglierei Marco Rose: dinamismo e aggressività, la ricetta Red Bull”
Interrogato su quale allenatore tedesco consigliare a Giannis Alafouzos per la panchina del Panathinaikos, Matthaus non ha esitato: “Non so perché i miei connazionali non scelgano la Grecia, ma uno c’è riuscito e qui è diventato una leggenda: Otto Rehhagel. Oltre a lui, ci sono tre tecnici di valore, tutti con esperienze di successo. Se fossi il presidente, punterei su Marco Rose. Lo conosco personalmente e apprezzo il suo lavoro. Vengono tutti dalla
, sinonimo di calcio dinamico e aggressivo. Nonostante il Panathinaikos abbia solo due punti, la calma è d’obbligo: possono solo migliorare”.“Saliakas, il terzino del St. Pauli, è un gioiello: esplosività e grinta”
Tra i calciatori greci in Germania, Matthaus ha evidenziato Manolis Saliakas: “Mi piace molto il suo stile. È un terzino destro dal fisico esplosivo, con una grande energia. Un giocatore che si fa notare”.
“Pelé è il più grande, ma Maradona era un mago. Ho ancora le sue scarpe del 1990”
Sul dibattito eterno del miglior calciatore di sempre, la risposta è netta: “Pelé resta il numero uno. Maradona? Un fenomeno assoluto. L’ho affrontato più volte, l’ultima ai Mondiali del 1990, quando la Germania vinse 1-0 grazie a un rigore di Brehme. Conservo ancora le scarpe che ci scambiammo in Italia quel anno: un ricordo unico, con un
”.“Politica? No, il mio mondo è solo il calcio”
Sulla possibilità di un futuro in politica, data la sua popolarità, Matthaus chiude ogni ipotesi: “Sono cresciuto con il calcio e a quello resto legato. Non ho altre ambizioni”.
“La finale del 1999? Il Manchester United meritò la Champions. Le ipotesi non contano”
Sulla dolorosa sconfitta del Bayern Monaco contro il Manchester United nella finale di Barcellona, Matthaus è pragmatico: “Con i ‘se’ non si vince. Quella sera, i Red Devils furono più bravi a ribaltare il risultato”.
“Il numero 10 mi dava la libertà di attaccare, da libero dovevo solo difendere”
Sul ruolo che gli si addiceva di più, la risposta è chiara: “Con il 10 sulle spalle, vedevo la porta avversaria e dovevo creare o segnare. Da libero, invece, il mio compito era proteggere la difesa. Due filosofie diverse, ma entrambe affascinanti”.
“Beckenbauer? Il migliore di sempre. Un mito, un mentore”
Sul significato di Franz Beckenbauer per il calcio tedesco, Matthaus non ha dubbi: “Un giocatore straordinario, il più forte in assoluto. Una personalità immensa, che è stata anche il mio allenatore e mentore, insieme a Günter Netzer”.
“Dembélé ha meritato il Pallone d’Oro: ha trascinato il PSG in Champions”
Sulla vittoria di Ousmane Dembélé al Pallone d’Oro, Matthaus è d’accordo: “Un riconoscimento giustissimo. Ha fatto la differenza nella vittoria del Paris Saint-Germain in Champions League”.
“Musiala può guidare Germania e Bayern, ma deve tornare presto”
Su Jamal Musiala, il campione tedesco vede un futuro da leader: “Ha tutte le qualità per diventare il nuovo punto di riferimento, sia in nazionale che al Bayern. Ora serve solo che superi l’infortunio. La Germania ha bisogno di lui per la qualificazione al Mondiale”.
“Nagelsmann deve scegliere: 3-5-2 o 4-3-3? In Germania si gioca con 4 difensori”
Sui problemi della nazionale tedesca, Matthaus analizza: “Ci sono talenti come Musiala e Wirtz, ma Nagelsmann deve decidere la tattica. La maggior parte delle squadre tedesche usa il 4 in difesa.
può portare al successo, come con il Bayer Leverkusen campione”.
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Fonte: Europacalcio.it