Ricci, anno di “Grandi Scuole” e poi la consacrazione: il piano Max
Samuele Ricci, centrocampista acquistato dal Milan in estate, sta lavorando duramente per conquistare la fiducia di Max Allegri: il focus
RICCI MAX ALLEGRI – Da buon toscano, come Max Allegri: un’affinità non solo geografica, ma anche temperamentale, come lo stesso calciatore ha lasciato intendere in conferenza stampa. Pragmatico, solare, con la battuta pronta e con lo spirito giusto per affrontare la sfida più importante della propria carriera. Samuele Ricci attende il momento per entrare nelle rotazioni del Mister rossonero con i galloni di titolare, da buon alunno delle scuole, consapevole di giocarsi il posto con un Maestro di prima categoria: quel Luka Modric che è già salito in cattedra per dettare tempi e melodia della nuova orchestra rossonera in mediana. L’ex centrocampista del Torino è il primo acquisto dell’estate rossonera, ma la trattativa è partita da lontano. Molto lontano. Tanto, che l’intermediario dell’operazione, Busardó, ne ha già praticamente definito i termini con Giorgio Furlani, Amministratore Delegato del Milan, nel corso della sessione invernale.
Ventuno milioni di euro di base fissa, ai quali si aggiungeranno tre milioni di euro di bonus al verificarsi di determinate condizioni. Tutto predefinito, tutto già scritto da mesi: il futuro di Samuele Ricci appare ben impostato da mesi, con Massimiliano Allegri che si ritrova un mediano di ordine e tempi di gioco sin dai primi giorni del ritiro. L’occasione fa il Diavolo ladro sul mercato qualche giorno dopo. Ed è una di quelle che segna l’inizio d’avventura di Ricci a Milanello. Igli Tare, nuovo Direttore Sportivo, definisce i termini contrattuali con lo stesso Modric: “Mister sei Champions League” e un Pallone d’Oro conquistato in carriera. Roba da leggende del mestiere. Dunque, il bagaglio preparato verso Milanello da Ricci è ricolmo di sogni, speranze e aspettative, che però si scontrano presto con la realtà.
Allegri e l’elogio per Ricci prima del Napoli: “Si allena benissimo. Sono molto contento anche di lui”
Nelle prime cinque giornate di campionato, Ricci colleziona appena un’ora di gioco, suddivisa tra Lecce, Bologna e Udinese. In particolare, l’ingresso in campo contro felsinei e friulani convince Allegri a sottolineare la dedizione e l’apporto del numero 4 alla causa, facendo ampiamente intuire quanto il momento di Ricci stia per arrivare.
Nel frattempo, nel big match contro il Napoli, il tecnico sceglie ancora il terzetto composto da Modric, Rabiot e Fofana, centrocampista di equilibrio e corsa sulla falsariga dei vari Matuidi e Flamini nei ruggenti anni vincenti di Juventus e Milan. Da grande intenditore di ippica, il Mister ha selezionato i tre cavalli di razza cui affidare l’arrivo al traguardo, tanto agognato a fine stagione e tanto caro sin dagli albori: la conquista della zona Champions League.
Dunque, al momento, l’ex Torino risulta un’alternativa di Modric non impiegabile da interno, in mediana. Il raggio d’azione diminuisce, ma il tempo a disposizione per convincere l’allenatore è lungo quanto la durata del patto sottoscritto col Diavolo, sino al 30 giugno 2029.
Samuele Ricci, atteggiamenti di chi è già stato capitano: esulta e incita anche in pettorina
Così, Samuele non si perde d’animo e, da alunno modello consapevole di dover crescere tecnicamente e tatticamente per diventare il primo della classe, sostiene i compagni con continui incitamenti dalla panchina e accorrendo ad abbracciare tutti a ogni rete realizzata. Anche perché, da ex capitano e leader del Torino, è perfettamente consapevole di quanto l’interesse collettivo abbia prevalenza rispetto a quello del singolo.
Alla fine del match contro il Napoli, nel quale il Diavolo sembra poter fare la voce grossa in campionato e tornare a gonfiare il petto dopo una scorsa annata da dimenticare, Ricci è uno dei primi ad accorrere sui profili social per sottolineare l’importanza di una vittoria ottenuta contro la prima della classe e Campione d’Italia in carica. Cartoline da conservare. In attesa che ne arrivino altre, magari ancora più memorabili.
A scuola Modric e Max Allegri: Ricci alla prova del Milan
Il numero 4 fa gruppo, dimostra la propria empatia e si sente parte integrante di questo nuovo progetto pur non partendo favorito nelle gerarchie di Max. Ci sarà tempo per l’esame della titolarità, certamente. Ma quella in corso potrebbe rappresentare la stagione dell’apprendimento, in relazione anche all’unico impegno settimanale della squadra.
Fonte: Europacalcio.it