Caprile: “Sogno l’azzurro lavorando bene con il Cagliari. Mercato…”
Elia Caprile, protagonista assoluto di questo avvio di stagione con il suo Cagliari grazie alle sue parate, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport, trattando vari temi. Dall’addio al Napoli e l’arrivo al Cagliari alla Nazionale, passando per le fasi cruciali della sua carriera. Di seguito le sue parole.
CAPRILE: “FA PIACERE ESSERE ACCOSTATI A TOP CLUB, MA SONO CONCENTRATO SUI ROSSOBLU. NAZIONALE? POSSO ARRIVARCI FACENDO BENE A CAGLIARI”
OTTIMO AVVIO – “Siamo partiti bene e dobbiamo darcene atto perché i punti raccolti finora sono una buonissima prova. Però il campionato è lungo e bisogna restare concentrati sull’obiettivo. Centrare la salvezza il prima possibile è la priorità”.
LA SERIE A – “Il livello si è alzato. Le proprietà straniere che sono entrate in diverse società hanno iniettato investimenti e hanno portato a un livello superiore la Serie A. È un plus per tutti avere un torneo più competitivo. Però non contano solo i soldi per fortuna. Mi riferisco al fatto che alla fine contano le idee, quelle buone. Ci sono tanti allenatori e tante società che con le buone idee compensano e costruiscono squadre che possono giocarsela contro ogni avversaria. Un po’ come il Cagliari. La società ha affidato a Fabio Pisacane la squadra: un allenatore giovane, all’esordio con una prima squadra che si sta dimostrando preparato e credibile con la sua proposta di calcio. Conosce bene le dinamiche dello spogliatoio, ha portato principi di gioco nuovi e noi ci fidiamo di lui“.
LA CARRIERA – “Leeds è stata un’esperienza anche di vita: ho imparato l’inglese e a vedere il calcio da una prospettiva differente. Poi la Pro Patria: sono arrivato che avevo un contratto lungo con un club di Premier e ho condiviso la stagione con compagni che si giocavano il contratto anno per anno. Ho capito moltissimo. A Napoli andava tutto bene e ho un ricordo bellissimo di club e città, ma mi guardavo allo specchio e sentivo che mi mancava una parte di me. Ringrazio Cagliari per l’opportunità che mi sta dando“.
MERCATO E NAZIONALE – “Fa piacere sentirsi accostati a top club. Però la mia testa è sul Cagliari, sono concentrato ad aiutare tutti nel raggiungimento della salvezza. Nazionale? Innanzitutto bisogna essere onesti e dire che Donnarumma è il migliore del mondo nel ruolo. Poi ci sono tanti portieri italiani bravi e io sogno l’azzurro sapendo che può diventare realtà solo lavorando bene con il Cagliari“.
GIGI BUFFON – “Se sono stato sempre portiere? Sì, mi piaceva sporcarmi quando mi buttavo: mamma Elisabetta mi metteva sotto la doccia direttamente vestito. E mi sono innamorato del ruolo grazie alla maglietta dorata di Gigi Buffon del Mondiale 2006“.
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Fonte: Europacalcio.it