Serie A: quanto è seguito il massimo campionato italiano in Europa

La Serie A oggi viaggia quasi ovunque: copertura in circa 200 Paesi complessivi, audience TV 2024/25 pressoché stabile (quasi 247 milioni di spettatori in Italia tra DAZN e Sky) e, dal 2025/26, sbarco su DAZN anche in Regno Unito e Irlanda. Intanto gli stadi italiani tengono il passo: seconda stagione oltre 30mila spettatori di media e riempimento al 92,4%, dietro solo a Premier e Bundesliga.

Se ti chiedi quanto conta la Serie A fuori dai confini, più di quanto pensi. In Europa si vede, se ne parla e si consuma su piattaforme diverse, spesso con logiche locali. Tra highlights, statistiche, social e perfino contenuti collegati alle scommesse Serie A, il campionato italiano resta una presenza fissa nelle home page sportive di mezza Europa.

Dove si vede in Europa nel 2025/26 e perché è importante

Il nuovo ciclo ha portato una novità pesante: DAZN trasmette tutte le partite in Regno Unito e Irlanda (con fino a 8 match in esclusiva per turno), oltre a mantenere la copertura in Germania, Austria, Svizzera e Spagna. È un tassello che conta, perché l’accesso ai grandi mercati europei allarga la base potenziale di pubblico e normalizza la fruizione in streaming, ormai standard per il calcio.

In Italia, lo scenario resta quello che conosci: DAZN ha tutte le 380 gare, Sky affianca con tre match a giornata in co-esclusiva fino al 2028/29. Il messaggio, però, è europeo: la Serie A è ormai distribuita su piattaforme pay e OTT che permettono un’esperienza uniforme da Madrid a Monaco.

Ascolti tra tv e streaming: il seguito c’è e rimane stabile

La fotografia più recente dice che la stagione 2024/25 si è chiusa con ascolti TV sostanzialmente stabili rispetto all’anno prima: quasi 247 milioni di spettatori complessivi tra DAZN (Total Audience Auditel su tutti i device) e Sky. Il dato non fa rumore, ma è proprio questa la notizia: la Serie A tiene, nonostante calendario più fitto e co-esclusive che redistribuiscono i big match fra i broadcaster.

Il contesto aiuta a leggere il fenomeno: AGCOM registra crescita del traffico dati e una migrazione strutturale della fruizione verso piattaforme online; in parallelo, l’ecosistema media europeo del calcio continua a espandersi (mercato complessivo TME in crescita e ricavi del calcio europeo a 38 miliardi nel 2023/24). Tradotto: l’interesse per il calcio c’è, ma si spalma su più schermi e formati.

Stadi sempre più pieni: un segnale che pesa anche all’estero

Lo dicono i tornelli: per il secondo anno di fila la Serie A supera i 30mila spettatori a partita e nel 2024/25 arriva a un riempimento medio del 92,4%. Nel confronto europeo, l’Italia si piazza dietro Premier e Bundesliga ma davanti alla Liga per affluenza media, con piazze come Milano e Roma stabilmente nella top europea per presenze. E l’avvio del 2025/26 conferma il trend sopra quota 31mila dopo dieci turni. Sono numeri che fanno percezione: per chi vive a Londra o Berlino, vedere San Siro pieno è un invito a sintonizzarsi.

Diritti e ricavi: dove sta la Serie A nel quadro europeo

Il seguito passa (anche) dai diritti. In Italia il nuovo accordo 2024-2029 vale circa 900 milioni l’anno, leggermente meno del triennio precedente: un segnale di mercato che però la Lega ha compensato con la durata quinquennale e con un impianto di co-esclusive più ricco per Sky, utile a spingere l’esposizione. Sul fronte internazionale, l’ampliamento della copertura (vedi Regno Unito e Irlanda) è il passo chiave per consolidare pubblico e valorizzazione all’estero. Nel frattempo, il calcio europeo nel complesso cresce e supererà i 21 miliardi di ricavi per i principali campionati nel 2024/25, segno che lo spazio per competere in Europa c’è.

Quanto è seguito, quindi, il massimo campionato italiano in Europa? Abbastanza da meritarsi una presenza stabile nelle griglie dei principali mercati, con ascolti domestici solidi, stadi in salute e un ecosistema di piattaforme che facilita la visione oltreconfine. Non è (ancora) il dominio Premier, ma il campionato italiano oggi gioca la sua partita europea con continuità: più accesso, numeri coerenti e un’immagine che torna a pesare quando conta, cioè sullo schermo e sugli spalti.

Fonte: Europacalcio.it

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