Safonov, numeri e nervi d’acciaio: il PSG scopre il suo eroe

Dal talento precoce alla notte decisiva

Dall’algebra al palcoscenico mondiale. Matvey Safonov non è un portiere come gli altri e lo ha dimostrato nella finale di Coppa Intercontinentale vinta dal Paris Saint-Germain contro il Flamengo. Dopo l’1-1 dei tempi regolamentari, con le reti di Khvicha Kvaratskhelia e Jorginho, il classe ’99 ha trasformato la lotteria dei rigori in un esercizio di logica, neutralizzando quattro tiri su cinque.

Il percorso di un leader silenzioso

Cresciuto nel Krasnodar, senza mai cambiare maglia, Safonov ha indossato la fascia da capitano già a 12 anni. Leader naturale, studente modello, appassionato di scacchi e matematica, ha costruito il suo profilo lontano dai riflettori. Il PSG lo ha acquistato nell’estate 2024 per 20 milioni di euro, consapevole di investire su una personalità prima ancora che su un talento.

La gerarchia e la sfida interna

Arrivato come vice di Gianluigi Donnarumma, oggi Safonov è secondo nelle gerarchie di Luis Enrique, alle spalle di Lucas Chevalier. Il tecnico spagnolo ne apprezza la gestione del gioco con i piedi, elemento chiave nella filosofia del Paris Saint-Germain, nonostante le difficoltà emerse in UEFA Champions League contro il Bayern Monaco nella scorsa stagione.

Una risposta sul campo

Cinque presenze in Coppa di Francia e due in Serie A francese non raccontano tutto. La finale contro il Flamengo sì. Safonov ha applicato studio, strategia e sangue freddo. I numeri, ancora una volta, gli hanno dato ragione. E il PSG ha scoperto di avere tra i pali molto più di una semplice alternativa.

Fonte: Europacalcio.it

Leave a Reply