Fiorentina nel caos: Vanoli si gioca tutto, Paratici studia le mosse
Una crisi che si ripete
La Fiorentina vive l’ennesimo déjà-vu di una stagione che sembra non trovare svolte reali. Ogni vittoria viene raccontata come il possibile punto di ripartenza, ogni sconfitta come una caduta definitiva. La classifica parla chiaro e inchioda i viola all’ultimo posto, alimentando un clima di sfiducia che si riflette sul campo e fuori. La disfatta di Parma ha cancellato in un attimo l’illusione nata contro l’Udinese, riaprendo interrogativi mai davvero chiusi.
La posizione di Vanoli
Per ora Paolo Vanoli resta sulla panchina della Fiorentina, almeno fino alla sfida del Franchi contro la Cremonese. Nessun ritiro, allenamenti regolari al Viola Park, silenzio stampa confermato. Ma i numeri pesano: la media punti del tecnico non si discosta da quella dall’esonerato Stefano Pioli, e alcune scelte recenti hanno lasciato più dubbi che certezze. La squadra appare fragile, timorosa, incapace di reagire agli episodi negativi.
Il nodo Paratici
Il vero spartiacque sarà l’arrivo di Fabio Paratici come direttore dell’area tecnica. A lui spetterà decidere se proseguire con Vanoli, affidarsi a un traghettatore esperto come Beppe Iachini, oppure imboccare una strada più ambiziosa. Qui emergono i vincoli: il contratto oneroso di Pioli e una classifica che rende la panchina viola poco appetibile.
I nomi sul tavolo
Tra le ipotesi valutate ci sono Paulo Sousa, già alla Fiorentina dal 2015 al 2017, e Thiago Motta, ancora sotto contratto con la Juventus. Scelte diverse, accomunate da una difficoltà evidente: accettare una sfida che oggi somiglia più a una missione di salvataggio che a un progetto. La partita con la Cremonese dirà molto. Forse tutto.
Fonte: Europacalcio.it