Milan, Ibra sull’infortunio: “intervento necessario. Tornerò quando…”

Milan, Ibra sull’infortunio – Zlatan Ibrahimovic è tornato a parlare e lo ha fatto direttamente dal ritiro del Milan a Dubai, concedendo un’interessantissima intervista ai microfoni di “Sky Sport“. Il “Benjamin Button” del calcio ha voluto toccare moltissimi temi: dal suo ritorno in campo, al sogno scudetto fino ad alcuni suoi compagni di squadra come Rafael Leao e Olivier Giroud.

Milan, Ibra sull’infortunio – Queste le sue parole:

SUL SUO RECUPERO: “Sto bene, sto seguendo il mio protocollo” – spiega l’attaccante svedese. Sul momento attuale: “Sto provando ad aiutare la squadra in tutti i modi, quando sono in campo sono chiaramente più vivo. Cerco di trasmettere adrenalina, ma non è semplice. Io ho sempre dato una mano, ma dal campo. Adesso però siamo più maturi e i ragazzi sanno cosa devono fare per vincere. A me manca tutto – prosegue Ibrahimovic – il pubblico, i duelli, l’odore del campo, l’adrenalina. Negli ultimi sei mesi stavo davvero male – spiega sull’infortunio – ho deciso di operarmi per la mia salute, non per giocare”.

Sul rientro, Ibrahimovic non ha fretta: “Ho esperienza, non riesco a dare una data: tornerò quando starò bene. Non voglio camminare in campo o giocare perché mi chiamo Ibra. Sennò panchina o tribuna anche per me, l’importante è tornare a stare bene”.   

SULLO SCUDETTO AGGIUNGE: “Sognare di vincere? La seconda stella è un obiettivo. Si fa. Non si sogna. Gli altri sognano, noi facciamo. Credo in tutti gli obiettivi stagionali, non voglio rilassarmi mai”. Poi, prosegue ancora Ibrahimovic sulla lotta al titolo in Serie A: “Ho esperienza, ho vinto tanti scudetti e posso dire che nella prima di stagione si devono prendere tanti punti, ma la parte decisiva è sempre la seconda, anche se questa è una stagione strana”.

SUL NAPOLI: Mi aspettavo una squadra così. Già con Gattuso erano forti, ora con Spalletti sono migliorati, ma non sono solo loro in lotta, ci sono anche Inter e Juve. Non sarà un campionato di qualità ma di condizione” – spiega Zlatan Ibrahimovic. Capitolo Champions League:

il Milan ha possibilità di vincere la coppa? “Nel calcio può succedere sempre qualcosa di strano, cose che non ti aspetti” – racconta Zlatan. “Questo è un anno particolare. Tutte le altre squadre però hanno più esperienza, oltre che giocatori di altro livello. Ma lo scorso anno abbiamo dimostrato che gruppo e collettivo possono vincere. Ed è lì che noi siamo forti”. 

SU GIROUD E LEAO: Giroud è un grande, per noi è fondamentale. Chi vince resta nella storia del Milan. Si tratta di una persona fantastica, professionista ed elegante. Per noi non è una sorpresa – prosegue Ibra. “Sono il suo idolo e il suo esempio (ride), anche se lui non lo dirà mai. Lui sa cosa fare per fare la differenza a quell’età.

Rafa per noi è molto molto importante, fa la differenza. Futuro? Se fai scelte diverse devi ricominciare da zero. Devi essere sicuro di essere pronto e maturo per cambiare. Non credere che arrivi in un altro club e hai la libertà che ti garantisce Pioli – spiega Ibrahimovic – dipende da te. Da noi sta bene, sorride sempre. “Leao è un calciatore che va gestito: quando fa bene lo massacro. Quando fa male invece, va attivato. Con lui funziona così, perchè tutti ci aspettiamo il massimo”.

Tra i tanti talenti rossoneri, su chi punta maggiormente Ibrahimovic per il futuro? “Leao e Theo. E poi De Ketelaere, ma devono dargli tempo. Altri? Dipende dal livello. Ma al livello di Rafa nessuno, non è normale. E quando lui capirà quanto è forte, e lui non lo sa, farà un nuovo step”.

UN COMMENTO, INFINE, SUL SUO FUTURO, MAGARI DA ALLENATORE: Ah, non lo sono già oggi? (Ride). Non lo so – prosegue –  non ci sto pensando. Essere stato un grande giocatore non vuol dire diventare grande allenatore. Si riparte da zero”.

 

Fonte: Europacalcio.it

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