Monza, Petagna: “Nazionale? Potrei essere utile, ma mai chiamato”

L’attaccante del Monza Andrea Petagna ha parlato in un’intervista al “Corriere della Sera“. L’ex Napoli ha parlato anche di Nazionale, e del fatto di non essere mai stato considerato da Roberto Mancini.

MONZA, PETAGNA: “NAZIONALE? POTREI ESSERE UTILE, MA MAI CHIAMATO”

Le sue parole: Mi dispiace non essere mai stato convocato da Mancini. Eppure da quando c’è lui ho avuto una buona esperienza a Bergamo, segnato tanti goal con la SPAL e trovato il mio spazio a Napoli prima di arrivare a Monza. Non mi ha mai chiamato, nemmeno una volta, giusto per conoscersi e capire cosa posso dare”.

Sulle sue qualità: “Di goal ne ho realizzati tre ma ho anche servito cinque assist. Il mio tratto distintivo è giocare per la squadra: magari c’è chi non si vede per tutta la partita e poi segna, io sono convinto di avere qualità che possono essere utili alla Nazionale“.

Sulla scelta del Monza: “Non si può dire di no a due leggende come Silvio Berlusconi e Adriano Galliani e poi questa era un’occasione troppo ghiotta per giocare con continuità. Sono innamorato di Napoli ma sono contento qui. Del resto non è che io non avessi spinto… In che senso? In una fase di stallo della trattativa ho mandato a Galliani una foto in cui ci abbracciavamo quando io 17enne ero al Milan“.

Su Napoli-Milan in Champions: “In coppa c’è un altro tipo di pressione, si gioca su due partite. Saranno sfide tattiche. E poi a San Siro la storia del Milan si farà sentire. Del resto già in campionato il Napoli all’andata ha vinto ma ha fatto fatica”.

Poi un aneddoto sui tempi del Milan: “Vivevo in convitto con Cristante. Dopo che fummo sorpresi a saltare di nuovo la scuola rischiammo di essere espulsi. Avevo 16 anni e fui convocato da Galliani. Si raccomandarono: togli gli orecchini e vestiti in maniera presentabile. Mi salvai”.

 

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Fonte: Europacalcio.it

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