De Laurentiis a tutto tondo: Napoli, Spalletti, Garcia, Motta, il futuro
NAPOLI DE LAURENTIIS –
Lunghissima conferenza stampa di Aurelio De Laurentiis che ha toccato vari argomenti. Ecco di seguito le dichiarazioni principali del presidente del Napoli.
SPALLETTI – “Mi sono assunto le colpe, ho fatto lo stesso tipo di contratto di Benitez. L’opzione prevedeva un ulteriore anno e avevo il diritto di esercitarla con una comunicazione scritta. Kvara da marzo a novembre non ha più segnato, perdere uno così può creare dei problemi e devo riconoscere a Spalletti che dopo un anno ha deciso di dormire qui. Vincere lo Scudetto è importantissimo, dopo le tre partite con il Milan ero assolutamente con lui e non lo avrei biasimato per l’uscita dalla Champions. Dopo la Pec, mai avrei creduto nella cena di sentire al decisione del prendersi un periodo sabbatico; il mio errore è stato quello di non aver esercitato l’opzione, dovevo tenere il punto fermo. Forse aveva tirato il massimo dal gruppo, uscire da grande vincitore è umano poi non so se avesse pregustato di firmare con Gravina“.
THIAGO MOTTA – “Era nella lista ma in una conversazione avuta a Roma, puntava ad allenare squadre fuori dall’Italia“.
IL NAPOLI DI OGGI – “Immagino il Napoli nel 2030, essere economicamente in grado di competere con le migliori al mondo. Questa società in diciannove anni non ha mai tradito, sento un acredine, o c’è invidia“.
GARCIA – “Il miglior tecnico francese, non mi sembra stesse così fuori dal sistema e non era bollito vedendo i risultati passati. Ha poi dimostrato di voler andare per la sua strada, se lo avessi mandato subito via, avreste parlato di rivoluzione. Gli ho dato opportunità, l’ho mandato via perché sono sceso negli spogliatoi e gli ho detto di cambiare perché certe scelte erano discutibili. Esonerare è sempre doloroso”.
DE LAURENTIIS – “Fa l’imprenditore e si occupa di impresa, non mi si può dire che interviene troppo. Lascio spazio ai miei collaboratori anche se mi piace fare. E’ una città complessa dove bisogna ascoltare tutti, e non ci fossi io, non si farebbe lo stadio o il centro sportivo. I soldi per me sono un mezzo, non un fine“.
GIUNTOLI – “E’ cresciuto con noi per otto anni, nascondendomi di essere uno juventino, anche se voglio bene a lui e alla sua famiglia“.
KVARA – “Sta bene qua ma ne riparliamo a fine anno”.
MAZZARRI – “Un errore ripetere il gioco di Spalletti perché poi diventi prevedibile. E’ un amico della famiglia, lasciatelo lavorare, quel che sarà sarà. Spesso siamo considerati città di passaggio, amo Los Angeles ma si è fortunati ad essere Napoli, le bellezze di Rione Sanità, io stesso vorrei da Roma stare più qua, mio figlio vede le meraviglie di Capri dalla sua casa“.
NUOVO STADIO – “Se entro centoventi giorni non me lo danno, lo farò ad Afragola“.
SUPERLEGA – “Mi sono sempre battuto per la democraticità del calcio e del mercato. L’ho detto a Florentino, deve pensare ad un campionato parallelo. Anche la Lega è tutta da rifondare“.
Fonte: Europacalcio.it