Garcia (AS): “Omorodion? È un diamante grezzo. L’Atletico…” – ESCLUSIVA EC

GARCIA OMORODION ESCLUSIVA EC – Uno dei nomi più vociferati in questa prima fase del calciomercato estivo è quello di Samu Omorodion, giovanissimo attaccante classe 2004 che da luglio rientrerà ufficialmente all’Atletico Madrid dopo questa stagione in prestito all’Alaves, con cui ha realizzato 9 gol in 35 presenze.

Il nome del ragazzo spagnolo è accostato anche a club italiani, su tutti Roma e Napoli. Mentre nelle scorse ore si è parlato anche del Chelsea.

Per parlare del giocatore in questione, EuropaCalcio.it ha intervistato Jorge Garcia, firma di Diario AS, uno dei principali quotidiani iberici, e da sempre molto vicino alle vicende riguardanti la squadra di Diego Pablo Simeone.

Qui in Italia solo in queste ultime settimane stiamo conoscendo Omorodion. Quando è emerso in Spagna il suo nome? 

Lo scorso agosto in occasione della sfida tra Atletico Madrid e Granada. Omorodion era al Granada e disputò una bellissima partita segnando anche un gol. L’Atletico rimase stregato e così, approfittando del fatto che il giocatore non aveva ancora rinnovato con i rojiblancos, con cui aveva una clausola rescissoria di 6 milioni, versò tale cifra e mise a segno questa operazione lampo“.

Come si sviluppa la sua storia calcistica? Ci sono stati dei momenti chiave?

Stiamo parlando di un diamante grezzo: non è cresciuto nel vivaio di un grande club, diciamo che era un ragazzo di quartiere. L’Atletico lo ha mandato all’Alaves perché non poteva rimanere in prestito al Granada, che era rimasto piuttosto scottato dal suo addio. Tra l’altro, sempre nell’Alaves c’era il figlio di Simeone che purtroppo aveva avuto un brutto infortunio. Omorodion è stato anche l’occasione giusta per i biancoblu. 

Quanto al momento chiave, sicuramente la stagione 2022/2023 quando era nel Granada B, impegnato nel campionato di quarta divisione spagnola, per capirci l’equivalente della Serie D italiana. Era un ragazzino ma si trovò di fronte gente molto più grande ed esperta di lui. Nonostante questo mise a segno 11 gol in 21 partite, cosa che non passò inosservata a diversi scout dell’Andalusia. Fu proprio in quel periodo che il suo nome cominciò a circolare, quantomeno a livello locale“.

Cosa pensa di questa sua stagione all’Alaves? 

Annata brillantissima. Deve ancora migliorare nella tecnica ma possiede già una notevole forza fisica. Come si dice da voi, è una forza della natura. A volte sciupa delle occasioni da gol, ma la sua capacità di superare i difensori avversari lo rende già in grado di far parte di una squadra top. Non già come titolare, ma almeno come seconda o terza opzione. Mi ha colpito tantissimo quando contro il Barcellona ha avuto la meglio contro difensori del calibro di Kounde e Christensen. All’Alaves ha avuto l’ulteriore fortuna di trovare un allenatore come Luis Garcia Plaza, che è uno molto abile con questo tipo di giocatori: ha pazienza e sa gestire i giovani anche dal punto di vista mentale. Inoltre, il lottare con una squadra impegnata per non retrocedere è stata sicuramente una formazione molto importante per Omorodion. L’Alaves gioca infatti soprattutto di rimessa e sulle ripartenze“.

Tecnicamente quali sono le migliori qualità di Omorodion?

Come ho detto prima, senza dubbio la forza fisica, è del 2004 ma sembra uno di ventotto anni. Tecnicamente deve migliorare ed essere più preciso sotto porta e avere più freddezza realizzativa. È ancora presto per un top club, ma col lavoro può arrivarci“.

Il suo nome è accostato molto alla Roma, ma anche al Napoli. In quale contesto lo vedrebbe meglio?

Se dovesse lasciare l’Atletico, per me dovrebbe andare in una squadra sì forte, ma dove non abbia nemmeno troppa responsabilità e pressione: non bisogna aspettarsi immediatamente 15 gol da lui. Dovrebbe fare da spalla a un centravanti esperto e di qualità. Per Omorodion sarebbe ottimo restare all’Atletico vicino a Griezmann e Morata, ma se dovesse andare via rimanere in un contesto che lotti per la zona Champions ma senza essere la prima opzione. Deve continuare in questa crescita step by step“.

 

 

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Fonte: Europacalcio.it

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