Israele-Italia, Spalletti: “Ci saranno cambi, manca un purosangue ma siamo fratelli”
Vigilia della seconda gara di Nations League per l’Italia che dopo la vittoria sul campo della Francia, andrà a Budapest per affrontare Israele. In conferenza stampa, le dichiarazioni principali del ct azzurro Luciano Spalletti:
“Sarà una partita totalmente differente, non dobbiamo assolutamente portarci quello che è stato nella partita perché sarà difficilmente riproponibile vista la diversità e ne abbiamo parlato con la squadra di questa trappola se non ci arriviamo bene dal punto di vista mentale, però penso che sia difficile riproporre in blocco la squadra che è partita lì perchè smaltire la fatica in due giorni diventa impossibile, i tre-quattro-cinque calciatori ci sta che li cambi all’inizio“.
Su Tonali: “Per noi diventa un calciatore importante viste quelle che sono le sue qualità; ora ce lo abbiamo, molto voglioso di far rivedere la sua qualità da calciatore, Tonali che ha le capacità di aiutare tutti in campo perché sa fare tutto e poi gli vogliono molto bene, averlo ritrovato nello spogliatoio è stato anche per gli altri motivo di grande piacere“.
La rosa della Nazionale: “Sento fare discorsi contrastanti sul discorso che ci riguarda, io parto sempre da un mio pensiero, una Nazione come l’Italia avrà sempre venti calciatori per fare una Nazionale, qualsiasi sia il momento che attraversiamo. La nostra terra creerà sempre presupposti per avere una Nazionale forte, magari bisogna essere bravi a capire i momenti, in questo momento qui non abbiamo il vero purosangue dal punto di vista tecnico, calcistico perché non abbiamo Baggio, Del Piero, Totti, questi che fanno veramente la differenza ma ne abbiamo tanti che sanno fare molte cose, che sanno adattarsi, tornare ad un calcio fatto di sentimento, di saper riconoscere poi il sacrificio che ci vuole, l’adattamento e tutte queste cose qui che possono fare la differenza ugualmente. Si torna ad essere più tutti disponibili a saper fare tutto e prendersi le responsabilità del proprio compagno, portare avanti il discorso essendo squadra, fratelli che hanno formato una squadra che si è visto“.
Fonte: Europacalcio.it