Inter, Thuram carico: “Gli obiettivi per il 2025 sono…”

Da quando è arrivato all’Inter nell’estate del 2023 Marcus Thuram ha avuto una crescita esponenziale, soprattutto sotto il profilo realizzativo. L’attaccante francese non ha fatto rimpiangere i suoi predecessori Dzeko e Lukaku: in questo inizio di stagione si sta rivelando il più prolifico sottoporta della squadra con i suoi 11 gol in campionato finora (senza rigori). Ai microfoni di Tf1 Thuram ha parlato di vari argomenti tra cui le sue prestazioni non fantastiche in nazionale e gli obiettivi per il 2025.

Sulla sfida a San Siro contro l’Italia – “È stato magnifico, mi sono goduto ogni momento: dall’inno nazionale alla mia uscita dal campo fino al fischio finale. È stata un’esperienza magnifica“.

Critiche per le prestazioni – “No, anche perché fanno parte del nostro sport. Da quando siamo diventati professionisti sentiamo critiche, ma penso che un calciatore di alto livello deve passarci sopra. Tutti possono pensare quello che vogliono, ma la cosa più importante è dare il massimo a ogni partita”.

Posto nella nazionale – “Quello che ho sempre occupato. Cerco sempre di dare il massimo per la maglia, per aiutare i compagni e portare buonumore. E far sì che il gruppo viva bene e che vinca”.

Pochi gol con la Francia – “Francamente non ci penso, quando gioco con la Naizonale non è qualcosa che mi ossessiona quella di segnare. Cerco di fare belle partite, poi posso segnare o meno. Ma preferisco giocare bene senza segnare al segnare un gol e fare una brutta partita”.

Concorrenza con Kolo Muani – “Bene, Randal è un amico. Lo conosco da prima della Nazionale, siamo molto vicini e ci parliamo ogni giorno. È una concorrenza molto sana”.

La mancanza di Mbappè si sente? – Sì, Kylian è molto importante in gruppo. Non c’era nemmeno Ousmane Dembélé, quindi è vero che è stato un raduno un po’ bizzarro. A tavola eravamo un po’ meno allegri ma speriamo tornino presto. Se ho avuto novità su di lui? Sì, sta bene, è nel migliore club nel mondo”.

Sul proprio inizio di stagione – “Va tutto benissimo, ho segnato tante reti rapidamente. Poi non siamo ancora a punto come vorremmo essere e come lo eravamo a questo punto della scorsa stagione, ma col lavoro e mettendo insieme le partite penso che torneremo al nostro miglior livello”.

Sulla sua esultanza – “Sì, piace davvero tanto… È vero che in Italia sono stato accolto benissimo dagli interisti e da tutti i tifosi italiani, è un po’ il mio Paese d’adozione”.

Pressione diversa tra Inter e Nazionale? – No, che indossi la maglia dell’Inter o della Francia o del Borussia Mönchengladbach non ho mai avuto pressioni. Quindi boh, serve che loro parlino italiano (ridendo)”.

Su cosa insiste Deschamps? – “Non insiste su nulla, mi conosce da 27 anni… Poi è vero che all’esterno si può pensare che mi sta spesso addosso ma è per il mio bene. Lo ha fatto dalla prima convocazione e continua a farlo, mi spinge molto ed è meglio così“.

Sull’essere una persona privata – “Sì, poi penso di parlare quando serve che dica qualcosa. C’è gente che parla molto spesso, ma io preferisco parlare al telefono coi miei amici. Se parlo coi media lo faccio perché è successo qualcosa di grave o importante. Parlare per parlare, non è il mio genere; cerco di parlare in campo”.

Obiettivi di Thuram per il 2025 – Spero di vincere ancora il campionato con l’Inter, è qualcosa che ti resta per sempre ed è un sentimento che ho voglia di rivivere”.

Pensiero al Mondiale 2026? – No, ci si rivedrà a marzo con la Nazionale ma non saranno i Mondiali… Andiamo di tappa in tappa, con tante partite che ci sono da giocare se pensiamo al 2026 non ci arriviamo”.

Sulle tante partite – “Ovviamente pesano, nella testa e nel morale oltre che alle gambe. Però siamo professionisti e cerchiamo di dare il massimo ma non si può rimanere insensibili al fatto che ci siano troppe partite“.

Rimedi? – “Io dormo, tanto”.

Fonte: Europacalcio.it

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