Italia, Spalletti: “Contro la Germania…”

Italia Spalletti Germania – Dopo i pessimi Campionati Europei l’Italia ha reagito bene: nelle partite di Nations League gli Azzurri hanno mostrato un cambio tattico e il rendimento della squadra ne ha beneficiato molto. Intervistato da La Gazzetta Dello Sport il CT Spalletti ha parlato di vari temi tra cui il prossimo impegno contro la Germania.

Schieramento – “Non c’è motivo di cambiare. Però non dobbiamo buttare tutto l’Europeo: ora l’obiettivo è fare un passo successivo al 3-5-1-1 con il quale abbiamo fatto molto bene tra settembre e novembre. Stiamo cercando chi salti l’uomo sulle fasce e si lanci in avanti. Come era Spinazzola a Euro 2021. Contro la Croazia abbiamo finito con un 3-4-3 a rombo, forse è tanto, ma si può trovare un equilibrio, una fascia più offensiva e l’altra più coperta…”.

Nuovi innesti tra i titolari – Sicuramente Zaccagni sta facendo un gran campionato in fascia e al centro. Politano anche. Abbiamo poi Raspadori, perfetto nel 3-5-2, e Maldini che saltano l’uomo in mezzo. Koleosho ha queste caratteristiche. Cambiaso dribbla e taglia. Tra i giovani, Baldanzi. Prendete l’Inter: attacca, sposta avanti Dimarco, Dumfries, Bastoni che non saltano l’uomo come quelli del Real, e così fa fatica contro squadre schierate. Serve anche fisico. Visto Billing del Napoli? In Italia abbiamo uno così, Casadei. Sposta il gioco, è nei contrasti aerei. Il fisico è rilevante. La Germania schiera marcantoni: va bene i Messi e i Neymar, ma servono anche quelli con dieci centimetri in più come Casadei”.

Tattica contro la Germania – “Chiedo ai giocatori di saper interpretare più cose. Di vedere il campo non 105 per 68 metri, ma 7mila metri quadrati. Un allenatore deve dare ai suoi gli occhiali tridimensionali: se fai un calcio 3D, senza riferimenti tattici, gli altri non ti prendono. Altra cosa: ormai si attacca con accerchiamento. Meglio andare più sulle fasce e rinunciare a qualche imbucata in centro perché, se perdi palla qui, rischi ripartenze che fanno male. Sono forti, ma noi ce la giochiamo con tutti. Siamo forti anche noi. Sono sicuro che ci verranno addosso, come la Francia, spero ci vengano a pressare: dovremo essere bravi a tener palla, fare un passaggio intermedio e rilanciare oltre le loro spalle. Ma anche noi presseremo. Vedremo chi sarà più bravo”.

Sui nostri talenti – Calafiori può diventare un grande. Cambiaso piace alle grandi d’Europa. Barella non puoi contenerlo. A Tonali servono due campi per quanto corre, e nei suoi occhi c’è la gioia per essere tornato a giocare. Qualcuno gioca meno e spero non soffra: tengo particolarmente a Frattesi, ragazzo dolcissimo, con me fa sempre bene, forte, alto, resistente”.

Italia, Spalletti: “Contro la Germania…”

Su Kean e Retegui – “Molto diversi. Retegui si esalta in area: lo aiuta giocare nell’Atalanta che sta sempre nella metà campo avversaria. Kean è bravissimo a ripartire da solo e servirà anche lui perché con la Germania ci sarà da ripartire”.

Su Locatelli – “Davanti alla difesa abbiamo Ricci e Rovella, bravissimi, però ora Locatelli comincia a verticalizzare, fa passaggi meno scontati, si sente in fase di rottura e soprattutto ha grandissima personalità”.

Sulla sfida-scudetto di sabato – “Sfida aperta, senza calcoli. Conte sta facendo un grandissimo lavoro, il suo Napoli è riconoscibilissimo. Ma l’Inter ha un potenziale altissimo che non ha ancora espresso. E c’è sempre l’Atalanta“.

Sul lavoro di Motta alla Juventus – Mi piacevano molto nel Bologna la rotazione di giocatori, i cambi, il calcio relazionale di possesso e passaggi. Anche la Juve, se aggredita, continua a tenere palla, rischia, ma preferisce la manovra. Motta sta ancora cercando un equilibrio”.

Sulla nuova Champions League – “La formula mi piace molto, è un’evoluzione della precedente. Purtroppo noi abbiamo avuto più occasioni da gol, ma ne abbiamo segnati di meno: è stata anche questione di episodi”.

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Fonte: Europacalcio.it

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