Lecce, Corvino esalta Camarda: “È un cavallo di Razza”
Se sabato scorso il Lecce non ha incassato la terza sconfitta consecutiva in campionato, gran merito è di Francesco Camarda che, contro il Bologna a tempo scaduto, ha siglato la rete del definitivo 2-2 sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
Si tratta della prima rete del classe 2008 in Serie A e, secondo il direttore dell’area tecnica Pantaleo Corvino, sarà solo il primo di tanti. Intervenuto a Radio Rai Gr Parlamento, il dirigente salentino ha infatti sottolineato come questo sia solo il primo capitolo della carriera del giovane attaccante arrivato in prestito dal Milan.
LECCE, CORVINO: “CAMARDA È UN ATTACCANTE COMPLETO, UN CAVALLO DI RAZZA”
CAMARDA – “Francesco è un attaccante completo: pur essendo strutturato, cosa che fa pensare a un centravanti d’area di rigore, la sua mobilità e lo strappo gli permettono anche di partire da lontano. Ha senso del gol, colpisce bene di testa e ha i tempi giusti. Credo che sia uno destinato a vincere, perché sembra un cavallo di razza. È italiano, e gli italiani bravi ci sono, anche se non quanti ne servirebbero in un campionato come la Serie A”.
L’OPERAZIONE CON IL MILAN – Il classe 2008 è arrivato a Lecce quest’estate dai rossoneri in prestito con diritto di riscatto. Il Milan, però, crede fortemente nel giocatore e si è riservato un diritto di recompra, in modo da non perdere definitivamente uno dei prospetti migliori del calcio italiano. “Se Francesco farà bene saremo tutti premiati. Il Lecce, che ha creduto fortemente in lui; il Milan, che ha mandato a valorizzare un suo patrimonio; e il ragazzo, che si misura in un campionato importante”, ha dichiarato Corvino.
IL RECORD DI BOJINOV – “Mi sento orgoglioso perché Camarda ha battuto il record di un altro giovane che ho scoperto io, Bojinov, che debuttò e segnò sempre contro il Bologna. Quando vedi un ragazzo di 17 anni che fa gol in Serie A, provi tanta soddisfazione”.
LECCE COME SIMBOLO DEL SALENTO – “Con gli utili delle campagne acquisti siamo riusciti a fare un centro sportivo tutto nostro. Il Salento si identifica nella squadra, che è un patrimonio sociale e un simbolo del territorio. Sulle nostre spalle ricade questa responsabilità”.
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Fonte: Europacalcio.it
