Rafa Marin avvisa la Juventus: “Siamo forti”
Rafa Marin Juventus – Dopo il pareggio casalingo ottenuto in extremis contro il Borussia Dortmund la Juventus proverà ad ottenere la prima vittoria in Champions League. L’avversario è il Villarreal, squadra dove milita Rafa Marin: lo spagnolo ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta Dello Sport parlando del suo momento e della sfida in programma domani sera.
Futuro – “Diciamo che per ora tutto procede bene. Il Madrid mi ha venduto al Napoli inserendo nella cessione la possibilità di una ‘recompra’. Il Napoli mi ha prestato al Villarreal e io ora penso solo al club attuale, e per un motivo molto semplice: dipende tutto da me. Saranno le mie prestazioni a scrivere il mio futuro. Siamo ad inizio stagione ed è inutile pensare al finale”.
Arrivo al Napoli – “Al Napoli sono arrivato pieno di speranze e sono stato molto bene. Ho giocato poco, o molto poco, sicuramente di meno di quanto mi auguravo, ma quando sono stato chiamato in causa penso di aver risposto e comunque nessun rimpianto o lamentela: tecnicamente e umanamente sono cresciuto tantissimo, è stato un anno che mi ha arricchito molto. Conte è un grande allenatore ed ero circondato da grandi giocatori. Ho imparato moltissimo. Uno deve essere una spugna, bisogna apprendere sempre e in ogni situazione. E poi l’ambiente della città, incredibile. Il lungomare stracolmo di gente nel giorno dello scudetto non lo dimenticherò mai”.
Passaggio al Villareal – “Il Villarreal e Marcelino mi volevano già a gennaio. Non fu possibile venire allora, l’ho fatto in estate. Non avevo altro in testa vista la fiducia che hanno dimostrato nei miei confronti, e non potevo chiedere di più. Società organizzatissima, ottimo ambiente, grande qualità tecnica, ambizioni notevoli. E il plus di giocare la Champions. Ripeto, situazione impossibile da migliorare”.
Sconfitta all’esordio – “Capita, siamo umani, non delle macchine. Tutti fanno errori, più o meno gravi. Non è stata la nostra miglior partita ma nella ripresa abbiamo avuto occasioni per pareggiare e penso che meritassimo di più. Abbiamo perso, ma in Liga stiano andando molto bene e ora arriva la Juventus“.
Sfida alla Juventus – “Sì. Le storie non mancano ma alla fine sono 3 punti, come in Liga. Avversario tosto, che ha cambiato e sta cercando una sua strada, un po’ come noi. Prevedo una partita complicata ed equilibrata, ma siamo qui per questo tipo di sfide, e in casa siamo forti”.
Ampio minutaggio – “Sì, e sono felicissimo. Il giocatore vuole giocare e quando lo fa tutto scorre al meglio. Le cose vanno bene per me e per la squadra ma ripeto, nulla da dire su quanto successo a Napoli“.
Recompra del Real Madrid – “Non saprei. Lo fanno con tutti i giovani che vendono. È una cosa che è lì in un angolo della mia testa ma sinceramente non ci penso, anche perché non fa bene perdere energie su cose che non siano legate al quotidiano. Penso solo a migliorare e a crescere, sono giovane e devo fare ancora tanta esperienza. L’anno scorso mi è toccato ciò che a noi giocatori piace meno, giocare poco, ora al momento ho spazio, vedremo nei prossimi mesi”.
Successo della cantera madrilena – “Perché fanno le cose bene, aiutano a far progredire al meglio il giocatore ma anche, e forse soprattutto, la persona. Ti preparano. Poi è chiaro che la strada per la prima squadra è stretta e complicata, a volte dipende da piccoli dettagli, persino da un pizzico di fortuna, ma la formazione professionale è di primissimo livello. Ti insegnano a vincere e ad essere sempre concentrato, dentro e fuori dal campo, e ad affrontare con sicurezza la vita reale, che a volte è diversa da quello che si immagina un ragazzo che sogna di fare il calciatore”.
Sulla nazionale – “Per me è motivo di orgoglio. Me la sono goduta nel mio percorso giovanile fino all’Europeo Under 21 di questa estate e ora vedremo. Nella nazionale maggiore tra gli altri in mezzo alla difesa ci sono due giovanissimi come Cubarsí e Huijsen che sono ottimi giocatori, ma il sogno esiste. E ancor di più nell’anno del Mondiale: il sogno è doppio”.
Sull’album di Sergio Ramos – “Una meraviglia. Tante volte quando vengo ad allenarmi la metto su, mi piace un sacco ascoltarlo. Il suo stile musicale, flamenquito moderno, è anche il mio, per cui qui ha un grande fan”.
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Fonte: Europacalcio.it