Verona-Cagliari 2-2: a Gagliardini ed Orban rispondono Idrissi e Felici
Dall’inviato a Verona – Alla ricerca della prima vittoria stagionale, in una bella giornata di fine ottobre l’Hellas ospita il Cagliari privo di almeno una importante assenza per reparto, Mina-Deiola-Belotti e voglioso di riprendere la strada dopo la brutta sconfitta interna contro il Bologna.
Precedenti soprattutto al Bentegodi favorevoli al Verona ma nello scorso campionato due vittorie del Cagliari, oggi sostenuto da tanti tifosi arrivati soprattutto dal nord Italia.
Dopo pochi minuti, è Borrelli ben servito da un lancio che sorprende la difesa il primo ad avvicinarsi al gol, seguito da Gaetano al 13′ con un rasoterra pericolosissimo. A sorpresa, al 23′ sono i gialloblù a passare in vantaggio dieci minuti dopo, autore di testa Gagliardini al suo primo con i veneti. Al 33′ enorme chance Hellas con una doppia occasione: prima la traversa di Serdar, poi la gran parata di Caprile sulla testa di Orban che prova ad indirizzarla dentro la porta.
Nella ripresa, Cagliari ancora con possesso palla e alla ricerca del gol come nella prima parte di match ma anche l’Hellas sembra proseguire il suo tabù con la porta avversaria come al 55′ quando Giovane trova Caprile a deviare in angolo. Cinque minuti dopo, azione veloce sulla destra, bella ripartenza che viene finalizzata da Orban per il 2-0. Non è finita: al 76′, accorcia il punteggio Idrissi, difensore italomarocchino ventenne nato in Sardegna, oggi titolare. Nel recupero, ultimi sforzi dei ragazzi di Pisacane portano al 2-2 del subentrato Felici, rimandando la prima vittoria della squadra di Zanetti.
Tra qualche giorno, turno infrasettimanale di campionato, Como-Verona e Cagliari-Sassuolo le sfide delle due squadre; gli scaligeri ospiteranno poi l’Inter tra una settimana esatta.
HELLAS VERONA: Montipò; Nunez (16′ Bella-Kotchap), Nelsson, Valentini; Belghali (70′ Fallou) Serdar, Gagliardini, Akpa Akpro (1′ st Bernede), Bradaric; Giovane (77′ Sarr), Orban (77′ Harroui)
Allenatore: Paolo Zanetti
CAGLIARI: Caprile; Zappa, Zè Pedro, Idrissi; Palestra (77′ Felici), Liteta (1′ st Adopo), Prati (86′ Mazzitelli), Obert; Folorunsho (62′ Pavoletti); Gaetano (62′ Luvumbo), Borrelli (77′ S. Esposito)
Allenatore: Fabio Pisacane
Ammoniti: Akpa-Akpro, Gagliardini, Nelsson, Obert, Mazzitelli
Arbitro: Federico Dionisi (sezione L’Aquila)
VERONA-CAGLIARI, DICHIARAZIONI POST GARA
Zanetti: “Abbiamo sbagliato gol importanti ancora una volta, ci è mancata un po’ di malizia, cattiveria, abbiamo preso paura e poi subito il pareggio, meritavamo di vincere. Si va avanti, si lavora, subito un’altra partita difficilissima, dobbiamo analizzare e fare esperienza. Pressione? Non l’ho vista a parte gli ultimi dieci minuti, è mancata un po’ di esperienza e cattiveria. Ci siamo abbassati un po’, dall’altra parte abbiamo gestito male la situazione soprattutto quando avevamo la palla, sbagliare cose semplici e dare coraggio a loro. Dobbiamo crescere se vogliamo vincere partite in Serie A, continuo a pensare che ci sono le capacità per arrivare all’obiettivo. Abbiamo perso due punti come in altre partite dove non abbiamo vinto pur meritando. Giovane troppo generoso e poco lucido o presente in area? Attaccanti che non fanno la fase difensiva non possiamo permetterceli. Il loro portiere ha fatto la differenza, in queste categorie non puoi permetterti niente, gestione, attendere, smettere di attaccare, l’abbiamo pareggiata per colpa nostra”.
Pisacane: “Mai visto il Verona nei primi tempi stare nella propria metà campo, penso il Verona abbia qualcosa in più dalla cintola in su, abbiamo sofferto da calci piazzati e strappi, preso due gol da due fiammate e i nostri due gol hanno premiato il furore e l’energia. Liteta? Si può dire è cresciuto con me, ha la giusta calma e tranquillità per poter partire dal primo minuto e ha risposto alla grande, anche lui come Giovane e Orban avrà un futuro davanti. Felici? Questi ragazzi sono soggetti ad analisi a volte dure, felice per lui. Prati? Poteva fare meglio in alcune scelte ma ha fatto una buona partita; Gaetano ha bisogno di giocare partite dal primo minuto, oggi era l’occasione alla luce delle tre partite settimanali. Caprile? Felice per lui, un leader, una mentalità vincente. Borelli? Ho visto un attaccante che ha fatto un passo in avanti, crede partita dopo partita”.
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Fonte: Europacalcio.it