Napoli agente Insigne: “Ammutinamento? Non fu lui il capo”

NAPOLI AGENTE INSIGNE – A Radio Punto Nuovo nel corso di Punto Nuovo Sport Show è intervenuto Vincenzo Pisacane, agente di Lorenzo Insigne.

NAPOLI AGENTE INSIGNE – Queste le sue dichiarazioni.

Insigne è stato giudicato solo per quel rigore sbagliato contro la Juventus. Un giocatore va giudicato per tutte le volte che scende, per lo spirito, per la tecnica.

Il rigore? Ho visto solo la rincorsa. Ma, lui mi disse prima della partita: “Se c’è un rigore? Prendo la palla e la butto dentro”. Ha avuto un grande coraggio, un coraggio che hanno in pochi. Non ho mai trovato una partita dove non si è comportato da condottiero. Ha creato in lui un forte stress, ma non è stato aiutato da nessuno, se non dalla sua famiglia. Ha subito troppe critiche.

Rinnovo? Non mi va di parlarne, Lorenzo pensa solo a finire la stagione nel migliore dei modi. C’è un allenatore in scadenza, altri giocatori in scadenza che si stanno comportando da grandissimi professionisti.

Oggi non si può neppure lavorare con 7-8 giocatori, è andato in prima squadra anche il mio 2004 Pesce. Devi lavorare con questi ragazzi qui. Hai tantissime assenze.

Insigne sta bene, è uscito stanchissimo, era impossibile continuare. Non ci sto più a sentir parlare di momento buio di Lorenzo. Non so chi è stato il capo dell’ammutinamento. Ma una cosa è chiara: non fu assolutamente Lorenzo”.

 

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Fonte: Europacalcio.it

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