Roma Borja Mayoral: “Tra due anni mi vedo qui. Da Dzeko imparo tanto”

Roma Borja Mayoral – L’estate scorsa, la Roma era alla ricerca di un vice Dzeko e l’ha trovato in Borja Mayoral. Nel giro di poco tempo, però, l’attaccante spagnolo ha messo a segno diverse reti e con il caso che ha visto coinvolto il bosniaco e Fonseca, la situazione si è ribaltata. Oggi, il giocatore giallorosso ha rilasciato una lunga intervista a Il Romanista. Di seguito un estratto delle sue dichiarazioni:

Hai segnato 11 gol.
“Quello è il mio ruolo, attaccante, prima punta, al centro dell’attacco. Nel Castilla è vero che ho giocato anche esterno ma perché c’era Mariano avanti, e io mi sono spostato a sinistra. Ma mi esprimo meglio davanti”.

Sia a Firenze sia contro il Milan, però, non ti sei espresso al meglio.
“Dici perché non ho fatto gol? Io sto bene e mi sento bene. Ero un po’ stanco dopo la partita contro la Fiorentina ma ora sto molto meglio e sono pronto a giocare se il mister lo vorrà. Quello che conta, molto più dei gol, è stato tornare alla vittoria dopo Benevento e Milan. L’importante è la squadra, esserci per la squadra, nella partecipazione della manovra, non il sottoscritto”.

All’inizio c’è stata qualche difficoltà.
“All’inizio le partite per me erano molto più difficili di adesso. Credo sia normale che io facessi fatica nel calcio italiano. In Italia i difensori ti stanno sempre addosso, non hai spazio per ragionare, per stoppare, per girarti. È particolarmente difficile quando i centrali sono sempre vicini, ti seguono, ti trattengono e questo l’ho avvertito molto. Ma mi sto abituando molto bene. In Spagna è diverso, qua devo usare di più la testa per trovare lo spazio”.

Nella Roma ci sono diversi giocatori spagnoli. Ti hanno aiutato?
“Con Gonzalo Villar avevo parlato molto della Serie A, anche i compagni me ne avevano parlato, di come funzionano qua le difese, di come le squadre giocano. Quando ho affrontato l’Inter ho parlato con Hakimi e mi sono detto qualcosa anche con Theo (Hernandez, ndr) perché ce li ho avuti come compagni al Real. Ho parlato anche con Cristiano (Ronaldo, ndr) dopo le partite con la Juventus”.

Inter e Milan sono così distanti dalla Roma?
“Io credo che la Roma sia alla loro altezza, siamo lì in classifica in fondo. Con l’Inter, la Juve e il Milan all’andata abbiamo pareggiato, poi abbiamo perso partite che sarebbero potute andare diversamente. Non li abbiamo battuti comunque per dei dettagli. Certo contro le grandi squadre sono proprio i dettagli che fanno la differenza. E in questo si deve sempre crescere”.

Roma Borja Mayoral – Edin Dzeko.
“È il tipo di attaccante che adoro. Per come si muove, sia dentro l’area, sia nel campo, per come partecipa, per quanto è forte. Quando sono arrivato non credevo di poter giocare così come sto facendo. Sono molto contento. Con il mister Fonseca ho un rapporto buono e di rispetto, mi confronto con lui e con tutto il suo staff. E mi confronto con Edin: da lui sto imparando tanto. Mi ha sorpreso umanamente da subito. Una volta mi ha riportato a casa perché quel giorno non avevo la macchina e abbiamo parlato tanto della Roma, del calcio, della squadra. Mi piace chi ha la cultura calcistica come quella che ha lui. Vorrei rubargli la sua abilità nel gioco aereo, e il suo essere dominante”.

Un capitano è capitano al di là della fascia.
“Noi in squadra abbiamo vari capitani, come Edin, Lorenzo, Bryan, Gianluca. Tutti i giocatori che aiutano noi in campo e fuori sono capitani, ragazzi che parlano con noi se abbiamo bisogno di qualcosa. Per me in una squadra è la qualità più importante, quella che apprezzo di più”.

Hai preferito la Roma al Real.
“Sì, ma di questo ne ho parlato abbastanza. È bellissimo giocare per il Real Madrid, questo è vero, questo lo sanno tutti. A Madrid c’era Benzema che era ed è ancora il titolare, insomma è lui l’attaccante del Real. Io ho preferito venire qui per crescere come calciatore, dopo il Levante dovevo crescere di livello. E farlo qui non è facile, ma ti migliora”.

Tra due anni dove ti vedi?
“Tra due anni mi vedo qua”.

E poi c’è la città, che piano piano stai conoscendo.
“Mi piace andare a conoscerla perché questo è un posto speciale. Purtroppo per il Covid la situazione non è così facile, ma io voglio conoscere sempre qualcosa di Roma. Sto bene anche a casa, mi ci sento bene, vedo film, serie tv e gioco alla Play Station, anche se non sono bravo è comunque un’opportunità per giocare con degli amici spagnoli”.

Fonte: Europacalcio.it

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