Locatelli si confessa: “al Milan mi dissero che non ero più importante”
Locatelli si confessa – Manuel Locatelli, centrocampista classe 1998 del Sassuolo, ha rilasciato una lunga ed intima intervista ai canali ufficiali del club.
Il talento neroverde si è soffermato, particolarmente, su una ferita ancora aperta in lui, rappresentata dall’ addio al Milan nel 2018: “L’attimo in cui mi hanno detto che non facevo più parte del progetto è stato devastante. Su una panchina di Milanello i dirigenti mi dissero che non ero più importante per loro, è stato veramente devastante. Ho fatto il tragitto in macchina piangendo. Andai dalla mia ragazza e piangemmo insieme, poi chiamammo i miei genitori. Fu devastante ma mi ha aiutato, perché in fin dei conti anche io avevo bisogno di cambiare”.
Sul primo viaggio per Sassuolo: “Arrivare qui, da Milano, che penso sia la città più bella d’Italia, qui invece ci sono molte aziende, non è stato facile. La mia fidanzata ha la capacità di farmi pensare ad altro, più della tensione di arrivare qui abbiamo parlato di altro. Il primo impatto non è stato positivo. Eravamo al Ricci. Il centro non era il top come quello di adesso, e questo mi ha aiutato perché al Milan avevo sempre tutto e subito, ho sempre visto tutto facile sin dalla tenera età. Il centro non era al top ma la cosa bella che ti rimane sono le persone che ci lavorano perché anche se il centro non era il massimo della disponibilità, della capienza, di tutto, le persone ti entrano nel cuore”.
Locatelli si confessa – Sui compagni: “Boateng è venuto da me, mi ha abbracciato dicendomi di dimostrare quello che sono, finalmente sei qui. Mi ha parlato il mister, portandomi nel suo ufficio. Sono stato accolto bene da tutti. Già da subito l’impressione è che ci fosse un grande spogliatoio”.
Fonte: Europacalcio.it