SU MALDINI – “Se ha influito? Ovviamente, quando ti parla Paolo Maldini… Già da calciatore senti che c’è qualcuno di importante davanti a te. Non l’ho visto giocare perché ero giovane, ma crea qualcosa di diverso dentro”.

SUL PROGETTO MILAN – “Quando sei giovane e vedi un club che vuole fidarsi dei giovani, questo conta molto. Leao, Saelemaekers, Bennacer … Potrei dire praticamente tutti i nomi. Quasi tutti sono effettivamente giovani. È un piacere avere una possibilità e poter vincere. L’allenatore si fida di me. Posso mostrare di cosa sono capace”.

Milan parla Kalulu – SULL’ESORDIO COL MILAN – “L’ho saputo un giorno o due prima. Stranamente, non c’era nessuna pressione particolare. Non mi sono detto: “Vado a vestire la maglia del Milan, ecc.” I miei amici mi chiedono se ho spesso una pressione extra, io dico di no. È la stessa pressione di quando sei nell’U17 o in nazionale francese… Quando giochi una partita importante, hai sempre una pressione speciale. Ma per me è esattamente lo stesso. Una volta in partita, tutto passa”.

SUI MIGLIORAMENTI – “Sono ancora giovane, penso di potermi migliorare ovunque. Se vuoi progredire, devi sempre cercare di lavorare. Questa è la mentalità da avere”.

SU THEO – “Personalmente, mi impressiona. Visto dalla panchina, in una partita, è qualcosa che colpisce. Quando prende la palla, si gira e lo vedi allontanarsi, hai l’impressione di vedere un treno. È quello che ci diciamo negli spogliatoi. Non puoi stare davanti a lui. Va a 2000 l’ora. Ma non si tratta solo di correre per correre, ha una tecnica impressionante e una qualità nei passaggi. Quando raggiungi un tale livello, vuoi necessariamente unirti alla tua nazionale. Lui sta aspettando”.