L’Atalanta ha un problema. Breve resoconto degli ultimi episodi di stampo razzista dei suoi tifosi più facinorosi

ATALANTA RAZZISMO – A Bergamo si vive un costante cortocircuito legato al razzismo presente all’interno dello stadio. I più facinorosi sostenitori dell’Atalanta Bergamasca Calcio non sono proprio dei monelli che frequentano l’asilo ma un gruppo di razzisti che la stessa società fatica a tenere a distanza dagli spalti.

Se poi si nega una realtà evidente a tutti (Gasperini, tesserato, su Vlahovic: “Il razzismo non va confuso con gli insulti”) allora si rischia di incappare in una complicità preoccupante.
Solo insulti, mister Gasperini? La aiutiamo a ripercorrere qualche episodio di cronaca (e le reazioni) degli ultimi tempi.

  • 11 maggio 2014: razzismo a Bergamo: una banana lanciata a Constant.
  • 2 dicembre 2018: Gasperini, cori razzisti polemica sul nulla, speculazioni di cattivo gusto. Atalanta-Napoli sia bella partita.
  • 3 gennaio 2018: razzismo al San Paolo: tifosi Atalanta con il volto di Lombroso sulle bandiere, fu ideatore di teorie razziste anti-meridionali.
  • 22 settembre 2019: Cori razzisti dei tifosi dell’Atalanta a Dalbert. Infantino: “In Italia la situazione è grave”.
  • 22 settembre 2019: Gasperini, i cori non li ha sentiti nessuno, poi se qualche imbecille ha detto qualcosa è diverso. È grave, succede in tutti gli stadi, anche a Firenze. Bisogna stare attenti. Bisogna condannare il razzismo, ma non possiamo andare a contare uno a uno tutti quelli che insultano.
  • 22 settembre 2019: La condanna dell’Atalanta: “Ci dissociamo da ogni forma di discriminazione”.

Fonte: Europacalcio.it

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