Napoli, torna puntuale il “Ciclo della Distruzione” ad opera degli avvelenatori di professione

E’ davvero incredibile come il Ciclo della Distruzione calcistica del Napoli si presenti ogni giugno con appuntamento talmente preciso da far impallidire i maestri orologiai svizzeri.

Ma cos’è il Ciclo della Distruzione? E’ il ripetersi, con cadenza annuale, delle previsioni catastrofiche con le quali la SSC Napoli è costretta a convivere. Previsioni di piazzamenti da metà classifica, di partenze non rimpiazzabili, di mercato in entrata deludente, di smantellamento, di sfiducia totale nei confronti del club.

Club che, giova ricordarlo, si presenterà ai nastri di partenza con lo Scudetto cucito sul petto. Un traguardo arrivato proprio perché la forza della società è stata quella di girarsi dall’altra parte e non ascoltare mai i rigurgiti provenienti dalla stampa nazionale, locale e da parte dei “tifosi” partenopei.

Fioccano editoriali su scala nazionale di depotenziamento e diaspore, da Giuntoli a Kim, da Osimhen ad altri. La stessa identica musica che siamo stati costretti ad ascoltare la scorsa estate, quando sembrava impossibile rimpiazzare Insigne o Mertens o Koulibaly. La stessa musica di quando fu ingaggiato tra i malumori lo Spaccaspogliatoi, l’Ammazzaleader, il Bollito Luciano Spalletti. O quando arrivò a Napoli Maurizio Sarri al grido di “Napoli non è Empoli”.

Fonte: Europacalcio.it

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