Lazio male la prima. Il Lecce la ribalta nei minuti finali: finisce 2-1
Al Via del Mare la Lazio si confronta con un Lecce parzialmente ricostruito, reduce delle uscite di Umtiti e Hjulmand che nella passata stagione hanno fatto la differenza. I biancocelesti sono chiamati alla prestazione d’orgoglio per portare a casa i primi tre punti della stagione in una partita difficile, memore degli scontri dello scorso anno in cui si è raccolto un solo punto in due match contro i salentini.
A sorpresa Sarri manda in campo subito Kamada – centrocampista scelto per sostituire Milinkovic Savic, ormai star in terra araba – e preferisce Patric a Casale per contrastare la velocità delle punte leccesi. Già dai primi minuti emerge la qualità e la freschezza di Almqvist, ala destra dei salentini che mette subito in difficoltà un Marusic, terzino destro ormai traslocato a sinistra.
La qualità del palleggio laziale si fa vedere dopo qualche minuto, ma le incertezze difensive permettono ad uno sgusciante Strefezza di giungere quasi a dama con un rasoterra che fa la barba al palo. Pochi minuti dopo tocca a Banda che superato Lazzari in velocità spara nelle mani di Provedel che blocca senza rischi. Al primo vero squillo di trombe laziali, Immobile sfrutta il solito assist di Luis Alberto: 0-1.
Il ritmo di gioco è spesso spezzettato, complice il caldo e i minuti nelle gambe che non tutti ancora hanno, in cima su tutti il giapponese Kamada, abbastanza timido ed evanescente, non a caso tra i primi a lasciare il campo in favore di Vecino.
Succede poco o nulla anche nella ripresa finché ancora Immobile, pescato da Pedro al centro dell’area, si fa parare dall’ottimo Falcone un tiro piazzato d’interno che finisce sulla traversa.
Fonte: Europacalcio.it