Inter, Thuram: “Non andrò mai via sfruttando la clausola”
INTER THURAM CLAUSOLA – Marcus Thuram, bomber dell’Inter e in gol anche questo lunedì contro il Como nei minuti finali, ha parlato sulle colonne de La Gazzetta dello Sport.
Così il centravanti francese, alla seconda stagione in nerazzurro: “Champions obiettivo principale? Io non riesco a scegliere, ho l’obiettivo di vincere tutti e 5 i trofei. Se punto tutto sulla Champions e poi non la vinco, cosa succede? Me ne basterebbe uno. Ma non dico quale, chissà, forse è la Coppa Italia (e ride, ndr). Io considero l’Inter una delle super grandi d’Europa. Siamo una squadra che fa paura. Non vedo club superiori a noi, neppure uno. Ce ne sono 5-6 in Champions più forti degli altri. E siamo tra questi“.
INTER THURAM CLAUSOLA – Prosegue: “La clausola da 85 milioni? Lo dico chiaro: non accadrà mai che io lasci l’Inter sfruttando la clausola, per il rapporto che qui ho con tutti. Quella cifra è messa lì, ma non sarò mai io da solo a scegliere. E se qualcosa arriverà, ci sarà sempre una discussione con la società“.
Di seguito: “Non è facile per noi gestire la pressione. Ma dipende sempre dal tipo di approccio. Vede, io amo veramente il calcio, è la mia vita. Ha ragione Davide (Frattesi, ndr), ho sentito il suo consiglio ai più giovani, “non prendete mai tutto al 100%”. Ecco: se si perde la componente del gioco, siamo finiti. Mentalmente è importante riuscire a staccare. Ad esempio dai social: sono nocivi per i calciatori. Quando sbagliamo una partita, non abbiamo ucciso nessuno eh! Può capitare, ci sarà sempre la sfida successiva per riscattarsi“.
Poi: “All’Inter sono in fiducia totale. Ed è grazie a chi mi sta intorno: compagni, mister, società. Obiettivi? Non lo so. E non ci penso, quasi mi dà fastidio. Conta amare, non mettersi limiti. Perché dire “faccio questo o quel numero di gol”? Ho tanto da migliorare ancora. Nel colpo di testa, per dire. E nel provare ad andare più veloce di come riesco. Sento già di essere più forte di inizio stagione. E a gennaio sarò ancora meglio. Oggi, ad esempio, vado in anticipo su una palla di Dimarco perché so già quello che lui farà. Lo stesso con Micki. È conoscenza, esperienza“.
Fonte: Europacalcio.it