Sassuolo, Berardi: “L’anno scorso volevo la Juve, rifiutai l’Atalanta”

SASSUOLO BERARDI JUVE ATALANTA – Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Domenico Berardi è tornato a parlare in occasione del suo rientro in campo, avvenuto sabato pomeriggio contro il Cittadella, dopo tanti mesi di stop per infortunio.

Così l’attaccante esterno, da sempre con la maglia del Sassuolo: “Questa è la mia seconda famiglia e non è un modo di dire. Non dimenticherò mai il rapporto con il dottor Squinzi e sua moglie, che mi hanno trattato come un figlio e mi hanno fatto crescere. Era amore reciproco. E anche con Giovanni Carnevali c’è un legame simile. 

L’infortunio? Mi è crollato il mondo addosso. Soffrivo per non poter aiutare il Sassuolo e perché all’Europeo tenevo molto. Quando stai fermo a lungo, puoi solo pensare e allora cercavo di ricordare le cose belle. Mia moglie Francesca e i nostri figli mi hanno aiutato davvero tanto, i primi due mesi sono stati durissimi. Vivevo buttato sul divano“.

SASSUOLO BERARDI JUVE ATALANTA – Di seguito: “Se mi sento sottovalutato? Se guardo i numeri, un po’ sì. In fondo io ho giocato e segnato sempre in una squadra che non lottava per lo scudetto o per le coppe. Quella classifica dice che faccio parte di un gruppetto composto da grandi calciatori e io sono un esterno, non un centravanti. Mi sono sempre caricato contro squadre importanti e negli stadi mitici. Quando gioco a San Siro, per citarne uno, vivo il sogno di ogni bambino e do il massimo per dimostrare sempre di poter stare in un posto così magico. E mi godo un’altra soddisfazione: so di essere l’idolo indiscusso dei fantallenatori e va bene così“.

Poi: “Tre anni fa mi voleva l’Atalanta, ma dissi di no perché non ritenevo di essere adatto soprattutto dal punto di vista fisico a quel tipo di gioco. L’anno scorso volevo andare alla Juve, ma i club non si sono accordati. Io ci rimasi male, ho litigato con la società perché era il momento giusto. Ma poi ho voltato pagina e ho ripreso a dare tutto per il Sassuolo“.

 

Fonte: Europacalcio.it

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