Cagliari parla Rugani: “qui ho ritrovato la fiducia che avevo perso”

Cagliari parla Rugani – Daniele Rugani, difensore classe 1994 del Cagliari, è arrivato in Sardegna dopo la deludente parentesi in Ligue 1 tra le fila del Rennes. Il giocatore ha rilasciato un’ intervista ai microfoni de “La Gazzetta Dello Sport” nella quale ha raccontato di come il progetto rossoblu lo abbia aiutato a rinascere ed a credere di nuovo in sè stesso.

Ecco le sue parole:

CAGLIARI – «Ho portato mio figlio Tommaso in un bel posto. Ringrazio il Cagliari e le persone che mi hanno voluto qui. È una città meravigliosa in cui ho trovato un gruppo valido dal punto di vista tecnico e dei ragazzi molto per bene. Vedo tanta umanità e una classifica che non meritiamo. Siamo uniti per cercare di uscire fuori da questa situazione: c’è una regione intera che tifa per il Cagliari».

DUE ANNI SENZA GOL – «Anche io ogni tanto faccio qualche gol. Spero di poterne fare altri e di contribuire così alla salvezza della mia squadra».

FUTURO – «Chi pensa che io sia venuto a Cagliari per quattro mesi per poi tornare alla Juve si sbaglia. Avevo bisogno di fiducia e qui l’ho trovata. Volevo sentirmi vivo, vorrei che a giugno qualcuno mi dicesse “menomale che ti abbiamo preso noi”. Non so sinceramente cosa sarà del mio futuro ma se a Cagliari saranno contenti di quello che ho fatto, di me allora sarò felice di parlare con loro di ciò che verrà».

 Cagliari parla Rugani – RENNES – «Cosa è andato male al Rennes? Avevo iniziato a pensare troppo e questo significa che qualcosa non stava andando per il verso giusto. Ho deciso di venire a Cagliari. Sono andato al Rennes anche per la Champions, svanita ma tra infortunio e ricaduta non sono stato fortunato. Non mi pento della mia scelta perché volevo dimostrare qualcosa a me stesso, avevo bisogno di un cambiamento».

 JUVENTUS – «La Juventus, per me, è soprattutto un bagaglio tecnico e umano importante. Con i bianconeri ho condiviso cinque anni di gioie e dolori, vederli uscire così, immeritatamente dalla Champions è un vero peccato».

Fonte: Europacalcio.it

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