Profondo rosso: il calcio italiano sempre più indebitato

A ben guardare, pare che negli ultimi giorni gli argomenti più gettonati nel pallone siano la diatriba sui trofei tra le famiglie Nedved-Materazzi (per carità, che tristezza); l’inefficienza di Dazn (e se invece fosse una spinta per migliorare finalmente la digitalizzazione di questo paese?) che peraltro detiene già una parte dei diritti sul calcio; o la serie tv su Totti, che onestamente si basa su vicende troppo recenti per farci una fiction.

Tanto premesso, il punto vero è che il vecchio problema del pallone sgonfio, dei costi maggiori dei ricavi, dell’immobilismo su qualsiasi forma di rinnovamento, è ancora la cosa tristemente più in voga a dispetto delle futili questioni extra campo.

“La Gazzetta dello Sport” pubblica oggi una inchiesta sul profondo rosso che investe solo la serie A relativo alla stagione 2019-20; c’è solo da immaginarsi quante difficoltà maggiori abbiano i club più piccoli nelle categorie inferiori.

Sgombriamo subito il campo da equivoci; sì, c’entra anche l’emergenza sanitaria, che ha messo ulteriormente in ginocchio le società, ma non è tutta qua la spiegazione.

Fonte: Europacalcio.it

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